Un libro che è un racconto metaforico della vita di un personaggio di nome Frederick. Il tema centrale si nasconde nelle increspature di una vita, quella del protagonista, che incontra la sofferenza lungo il sentiero della propria storia, e di come riesce a superarla. Il racconto si snoda attraverso tre metafore principali che si intrecciano nel corso della lettura; perdersi in un bosco, i racconti della Bibbia, la voce fuoricampo di un maestro.
Le voci di una natura minacciosa, di antiche saggezze e del maestro sembrano tutte d’accordo nello spingere il protagonista alla ricerca di un senso: un senso per la malattia con la quale convive da sempre, un senso per ciò che gli sta capitando, un senso per il dolore che attraversa la vita di ognuno di noi, senza esserne invitato.
Frederick, sotto la spinta dello stress provocato da una situazione estrema, lotta per sopravvivere usando tutto ciò che possiede: se stesso, i suoi sogni, i suoni della sua mente, l’istinto del suo corpo; ma saranno le parole, quelle pronunciate dal maestro, la corda della salvezza alla quale il protagonista si aggrappa con tutta la forza per illuminare il buio che lo circonda e affrontare la sua paura.
Sognando, delirando, ascoltando se stesso e altre voci, spingendo il suo corpo agli estremi, egli trova la forza necessaria per affrontare l’incognito labirinto della vita.
Minuto per minuto, ora dopo ora, lottando, ricordando, scavando dentro di sé, troverà il significato della propria malattia e di ciò che gli sta succedendo, aprendosi alla vita.
Marco Gradassi è laureato in Psicologia Clinica a Padova e specialista in psicoterapia. Lavora presso l’Azienda Sanitaria di Trento. Insegna Psicologia Generale presso l’Università degli Studi di Verona. Da anni studia i complicati rapporti tra dolore psichico e dolore fisico, tema sul quale ha pubblicato articoli e il libro “L’origine della malattia” edito da Tecniche Nuove.