Sri Aurobindo (1872-1950) fu intellettuale coltissimo, ponte tra Occidente e Oriente, yogin. Figlio di un medico indiano, fu mandato in Inghilterra per perfezionare gli studi, e lì si distinse per le sue capacità; una volta tornato nel suo Paese, partecipò alla lotta per la liberazione dell'india, fondando e dirigendo giornali e movimenti.
Arrivò a essere considerato dagli inglesi l'uomo più pericoloso di tutta l'India. Con l'aiuto di Mirra Alfassa, sua compagna spirituale, fondò una città, Auroville, che ancora oggi continua a prosperare. Dal 1926 al 1950 Sri Aurobindo rimase nella sua stanza, senza mai uscire, impegnato a ricercare una nuova via che sapesse conciliare le esigenze della spiritualità più alta con le banali ma implacabili leggi e necessità della materia.
Silvia Sermidi, laureata in Lingue e letterature orientali all'Università Cà Foscari di Venezia, è insegnante di yoga ed esperta di shiatsu.