I diari di Papaji sono un gioiello tra i gioielli, perché sono tanti i Maestri che hanno descritto il loro sentiero verso la Liberazione e ci hanno insegnato come raggiungerla. Ma questi diari vanno oltre: sono la scoperta dell’Illuminazione. Il Maestro è una pianta che dà frutti continuamente… Chi ha una relazione con quest’albero maestoso ed antico li raccoglierà in eterno. “Appartengo all’amato e l’amato appartiene a me.
La nostra è una strana relazione. Io sono l’orecchino e l’amato è l’oro. Non c’è nessun dubbio, non è un inganno. Incontrare l’amato è facile se si abbandonano nome e forma. Incontrare l’amato è come acqua che si mescola all’acqua. Separarsi dopo tale incontro è difficile”. Papaji soleva dirci: “In quel luogo (il silenzio del Cuore), e in quel luogo soltanto, si può dire: «Nulla è mai accaduto. Nulla è mai esistito.
Il mondo non è mai venuto in esistenza e non è mai scomparso». Quel luogo è la mia vera dimora. È dove sono sempre. Si può affermarlo con autorità solo dimorando in quel luogo assoluto dove nulla è mai accaduto”.
H. W. L. Poonjaji, chiamato affettuosamente Papaji dai suoi devoti, è nato nel Punjab occidentale il 13 ottobre 1910. Sin da bambino a soli 8 anni ebbe una prima rivelazione della verità, rivelazione che si manifestò appieno verso i 30 anni quando incontrò il gigante della spiritualità Sri Ramana Maharshi nel sud dell’India.
Dopo aver viaggiato in tutto il mondo, Papaji si è stabilito negli ultimi anni della sua esistenza fisica a Lucknow nel nord dell’India. Tramite la sua preziosa presenza, centinaia di ricercatori provenienti da tutto il mondo e da ogni tradizione spirituale hanno potuto realizzare l’impersonale Realtà assoluta, la Verità fondamentale senza forma e non duale. Ha lasciato il corpo il 6 settembre del 1997. Da allora il suo insegnamento è sempre più vivo in tutto il mondo spirituale.