Marilyn Monroe, Jean Seberg, Dalila: tre donne bellissime, celebrate dive dello spettacolo che al culmine del successo hanno preferito la morte. Alice Miller, scrutando l’enigma di questi suicidi, vi scorge la sofferenza del bambino che ha visto prematuramente soffocata la propria vitalità. Niente è infatti più mortifero del mettere a tacere i propri sentimenti profondi contro i maltrattamenti subiti da piccoli.
Perché si può forse sopravvivere a un’infanzia di umiliazioni, ma non si può tornare a vivere davvero, riprendendosi l’esistenza, se non dopo aver riconosciuto la rabbia e il dolore di un tempo. Indagando su infanzie celebri o meno celebri, l’autrice ripercorre le tappe degli «omicidi dell’anima» perpetrati su bambini – sempre innocenti e inermi – che saranno poi destinati a riprodurre sofferenze e violenze: scampati ai tormenti subiti, si tramuteranno a loro volta in carnefici.
Ed è proprio nel circolo vizioso della violenza, prima patita e poi rimessa in atto in età adulta, che Alice Miller indica la radice del male, dai fatti di cronaca quotidiana, fino alle guerre e agli eccidi di massa.
Indice Prefazione: Dire la verità ai bambini A. Il sé in esilio Depressione – la coazione all’autoinganno. L’inganno uccide l’amore. La mia cara mammina. B. Da vittima a distruttore Come sorge il male nel mondo. Cos’è l’odio. Alle origini dell'orrore. Follia privata. Quando finalmente non ci saranno più soldati ideali? Sadismo puro. Il caso di Jessica. C. Terapia - Risolvere le conseguenze dei maltrattamenti precoci La strada più lunga ovvero cosa dobbiamo aspettarci da una psicoterapia. L’indignazione come strumento terapeutico. Informazioni fuorvianti. Possiamo rintracciare le cause della nostra sofferenza. Come trovare un buon terapeuta? D. Risposte alle lettere dei lettori E. Interviste Il bambino sensibile. Al di là della filosofia. La violenza uccide l’amore: botte, quarto comandamento e repressione dei sentimenti più autentici D. Dal diario di una madre