”Se due cavalcano un cavallo, uno deve andare dietro.” William Shakespeare.
Il 28 aprile 2008 Gianni Alemanno viene eletto sindaco di Roma: la capitale d’Italia cambia bandiera dopo 15 anni. Cosa c’è dietro questa inversione di rotta che ha sconvolto la geografia del potere italiano? Quali sono state le mosse che hanno permesso di mettere le mani sulla Capitale e manovrarne il destino?
In appena un anno di governo Alemanno, Roma si ritrova circondata da una nuova e ben salda rete di potere, fatta di palazzinari, avvocati, architetti, immobiliaristi e soci dei più prestigiosi circoli sportivi. E che mette insieme Vaticano, centri sociali, editori, giornalisti, tassisti, lobbisti, fascisti, ex comunisti e curvaroli. La presa di Roma è la cronaca della rivoluzione e dei segreti di una città dagli anni di Rutelli e Veltroni a oggi.
È il ritratto della nuova destra romana, guidata da un sindaco, Lupomanno, che, conquistati quartieri e categorie sociali inascoltati dal centrosinistra, ha imparato a governare le stanze più segrete della Capitale. E si prepara a essere il prossimo vero candidato di centrodestra alla guida del Paese.