Christopher Bollas illustra mediante studi clinici una teoria della psicoanalisi che privilegia l'impulso fondamentale dell'uomo a farsi domande, impulso che nelle sue varie forme ci sospinge in tutto il corso della vita. La trascrizione di alcune sedute analitiche è accompagnata da commenti a fronte, che mettono in evidenza aspetti chiave del metodo delle associazioni libere nella pratica clinica.
Bollas dimostra in maniera eloquente e persuasiva che stimolare nuove domande è spesso più produttivo che saltare subito all'interpretazione. Ma qualunque sia il corso che prende una seduta, né paziente né analista possono fermare la spinta dell'impulso interrogativo che si autoalimenta. La domanda infinita è un libro prezioso per lo studente come per l'analista esperto, da leggere sia da solo che come controparte clinica del volume gemello, "Il mondo dell'oggetto evocativo".