Nell'anno del centenario del movimento fondato da Marinetti, tutto il futurismo (dagli anni Dieci ai primi anni Quaranta) in un volume che ha la capacità di riassumere ogni aspetto di un movimento che non fu solo artistico ma cercò nuove forme espressive in letteratura, nella danza, nella pubblicità, nell'editoria, nel design di interni e di oggetti, nel cinema e nella fotografia. Un movimento che si impose come la principale (forse unica) avanguardia italiana dei primi decenni del Novecento.
Di particolare interesse, il capitolo dedicato al ''presente'' del futurismo, ovvero all'eredità del movimento marinettiano, ravvisabile non solo in certe espressioni dell'astrattismo, dello spazialismo, del situazionismo, nella poesia visiva, nella neoavanguardia, o negli omaggi che spesso gli artisti gli hanno tributato, ma anche nel design postmoderno, nella moda, nel fumetto d'avanguardia e perfino nell'universo musicale giovanile.