In questo libro Fabrizio Dragosei, corrispondente del Corriere della Sera da Mosca, profondo conoscitore dei sottili giochi di potere che si svolgono nei corridoi del Cremlino, ci racconta quello che sta dietro alle notizie ufficiali. La Grande Rapina che ha consentito a un pugno di privilegiati di mettere le mani sulle ricchezze della Russia (petrolio, pietre preziose, minerali rari). La reazione che ha portato al potere assoluto Vladimir Putin: gli oligarchi riottosi sono finiti in galera o all’estero e gli altri eseguono gli ordini del Cremlino.
Lo strano tandem alla guida del paese, Putin e il delfino Medvedev, che nasconde feroci scontri sotterranei tra le varie fazioni: i democratici di San Pietroburgo e gli ex uomini del KGB. In una Russia dove la cosiddetta “democrazia guidata” lascia spazio a soprusi, violenze inaccettabili (in Cecenia e altrove), omicidi eccellenti, come quelli della giornalista Anna Politkovskaya e della paladina dei diritti umani Natalya Estemirova eliminata nella capitale cecena nel luglio 2009.
Un viaggio attraverso gli eccessi dei super-ricchi con le loro feste sfrenate, le pupe e i petrodollari, mentre milioni di russi lottano per sopravvivere. Un’inchiesta approfondita e documentata sull’uso politico del gas, sulle amicizie internazionali di Putin (da Schröder a Berlusconi) e sulle ricchezze occulte detenute in Russia e all’estero.
“Il libro di Fabrizio Dragosei aiuta a ricostruire come ha fatto un paese a cambiare in modo così tumultuoso e radicale da esserne stravolto. A conoscere dal di dentro i segreti della ‘rimonta’ della Russia che anno dopo anno si sta riprendendo nel mondo quel ruolo di grande potenza mondiale che dopo il crollo del comunismo e l’era sgangherata di Eltsin sembrava perduto.” Dalla Prefazione di Gian Antonio Stella