Il cammino del cercatore riunisce due testi molto importanti per chi oggi si dedica alla pratica e allo studio del Buddismo: il testamento spirituale di Kosho Uchiyama Roshi, uno dei maestri Zen Soto del XX secolo più conosciuti in occidente, pronunciato lasciando la carica di abate del monastero di Antai-ji, e il commento che ne ha fatto un quarto di secolo più tardi un altro insegnante, il rev. Massimo Dai Do Strumia, discepolo di Koho Watanabe Roshi, il successore di Kosho Uchiyama Roshi.