Nel 1945 fu casualmente ritrovato a Nag Hammadi un tesoro di testi che ha rivoluzionato, da allora, le nostre conoscenze sullo gnosticismo: "Le cinque Apocalissi gnostiche" fanno parte di questo tesoro. Mentre prima prevalevano di gran lunga le fonti dei nemici della gnosi, oggi possiamo dire di possedere un insieme importante di scritti che illustrano la gnosi dall’interno.
Fra questi un posto decisivo occupano le Apocalissi qui presentate per la prima volta in Italia, e accompagnate da un ricco commento della nostra massima autorità in materia, Luigi Moraldi. Paradossali, criptiche, radicali e brucianti nell’enunciazione, queste Apocalissi lasceranno in ogni lettore alcune immagini che non si cancellano: basti pensare a quelle di Cristo che ride sulla croce o a quelle del frontale attacco, nell’Apocalisse di Pietro, alla Grande Chiesa.
O all’anima presentata quale «donna nuda, multiforme e soggetta a sofferenze»; all’apparizione di Sofia come «femmina da una femmina»; all’apostolo Paolo che attraversa i cieli e dice: «Sto andando al luogo dal quale sono venuto». In queste immagini e in altre innumerevoli vediamo convergere tutti i temi peculiari della gnosi, che si mostrano in sequenze narrative oscure e lampeggianti. Sono le tracce di un’esperienza grandiosa, che per secoli sarebbe stata condannata e oggi, per un’accidentale scoperta, torna a parlarci con la propria voce.