Elena Cheah, attraverso le vite di alcuni musicisti della West-Eastern Divan Orchestra, ricostruisce il percorso e il senso di uno dei progetti culturali di più forte rilevanza civile che si sono delineati tra la fine del secolo scorso e il nuovo millennio. La West-Eastern Divan Orchestra fonde nel proprio organico professionisti arabi e israeliani. Le testimonianze qui raccolte mettono in luce la vitalità, le problematicità, gli entusiasmi che stanno intorno a quella forma tutt’affatto particolare di armonia che è il lavoro collettivo dell’orchestra.
Concepita proprio come laboratorio di pace, la West-Eastern Divan Orchestra, è letta, in queste pagine, da molteplici prospettive che pigiano talora sul pedale esistenziale, talora su quello politico, talora su quello della costruzione di una professionalità musicale, al di fuori dei condizionamenti e delle traversie di un mondo ancora diviso e conflittuale. Sull’esperienza della West-Eastern Divan Orchestra, Paul Smazcny ha girato un documentario fondamentale: Knowledge is the beginning.