Un libro pionieristico circa la reale utilità dell’astrologia in ogni situazione di cura, soprattutto quella psichica; un libro controcorrente che chiede al medico, in un mondo ormai da tempo distratto e affrettato, un’attenzione molto più profonda verso chi ha di fronte. Inizia con una vivace rassegna dell’interscambio tra astrologia e cura della mente, a partire dagli sciamani dei popoli originari fino alle pratiche tradizionali ancora utilizzate oggi in Cina, India, Tibet e Giappone, con significative interviste a medici taoisti, ayurvedici e tibetani viventi.
Grande rilievo viene poi dato al ruolo svolto da Franz Anton Mesmer, fin dalla novità della sua tesi di laurea De planetarum influxu (1766) dedicata all’influenza dei pianeti nelle malattie psicosomatiche e qui pubblicata per la prima volta, in cui il medico illuminista anticipa la moderna psicoterapia ma anche alcune straordinarie scoperte della fisica moderna, come la risonanza magnetica e preconizza la futura rilevanza di disastri collettivi come lo tsunami. Indagini inedite sono inoltre dedicate, nell’ambito della psicoanalisi e della psicoterapia, all’acuto interesse di Freud per il paranormale, ricostruito non solo attraverso la sua fitta corrispondenza con Fliess, Ferenczi e Jung ma anche grazie ad altre figure dimenticate; e al fondamentale ruolo dell’astrologia nel pensiero e nella pratica diagnostica di Jung come dimostrano lettere, interviste, testimonianze della stessa figlia Gret Baumann-Jung, di Mircea Eliade, del fisico Wilhelm Pauli e di Ernst Bernhard, oltre alle sue opere teoriche.
A Bernhard, il berlinese che portò il pensiero di Jung in Italia, è dedicato un intero capitolo in cui sono presentati i suoi eccezionali oroscopi dei grandi politici del suo tempo. Infine, altri spunti di grande fascino, sono da ritrovare nell’interesse per l’astrologia da parte di W.B. Yeats, di Arthur Miller, dello psicologo H.J. Eysenck con le sue indagini statistiche e dello psicoterapeuta James Hillman - tra gli altri - fino alle recenti applicazioni.