La vita scorre tranquilla a Pharmacia, un colosso dell'industria farmaceutica americana quando, improvvisamente, una notizia annuncia la messa in vendita dell'azienda. L'acquirente è Pfizer, la ben nota, aggressiva e potente holding internazionale che opera anch'essa nel settore farmaceutico con risultati sorprendenti. Da 3 miliardi di dollari di fatturato del 1990 passa a 26 nei primi anni del Duemila, a ritmi di crescita superiori a quelli delle principali concorrenti, in un mercato, come quello statunitense, in cui si vendono farmaci per circa 200 miliardi di dollari l'anno.
Ma cosa succede se, dopo questo ulteriore colpo messo a segno da Big Pharma per il controllo del mercato mondiale dei farmaci, la medicina e la ricerca si spingono al di là del lecito e della moralità? È proprio il caso di Pfizer, che, per proteggere un giro d'affari sempre più cospicuo, dal 2000 produce e vende (aggirando le indicazioni della Food and Drugs Administration) il Genotropin, un elisir di lunga vita arricchito da uno speciale eccipiente: ormoni della crescita che, se assunti in età adulta, possono causare, assieme a scarsi benefici, diabete e tumori maligni. Peter Rost, che dell'azienda farmaceutica è uno dei più importanti dirigenti, sarà il primo a spalancare alla verità la porta del suo ufficio e ad affiggere in pubblico, mentre la sua carriera se ne va in fumo, la ricetta segreta di un farmaco di immeritato successo.