Il quarto e ultimo volume comprende i testi dei Quaderni che furono scritti da Simone Weil durante l’ultimo soggiorno a New York, tra luglio e ottobre del 1942 – eccetto le annotazioni raccolte in un taccuino a Londra negli ultimi mesi di vita. Pubblicati nel 1950 da Gallimard con il titolo La connaissance surnaturelle, vengono ora ricomposti in una sequenza rigorosa e completa.
Dato il carattere lacunoso dell’edizione francese, nella quale fra l’altro non ci si è preoccupati di segnare il passaggio da un quaderno all’altro, né di rispettarne la successione cronologica, si è infatti preferito fondare la traduzione su un accurato studio dei manoscritti. Questi testi si presentano, anche formalmente, come la continuazione dei quaderni di Marsiglia.
Ma ora la riflessione tende a concentrarsi progressivamente intorno ad alcuni nuclei tematici spesso svolti in annotazioni piuttosto lunghe, con un procedimento di scrittura più prossimo a un’articolazione per brevi capitoli che non all’andamento frammentato dei precedenti quaderni. In particolare, mai come in questo periodo il pensiero della Weil si appunta sul significato della favola e dei miti, esercitandosi su testi delle più svariate traduzioni – e proprio in questa zona si incontreranno alcune intuizioni folgoranti, per esempio sulla simbolica zodiacale.
Il volume si chiude con un completo apparato di indici relativi all’intera compagine dei Quaderni: degli autori e delle opere citati e commentati; dei personaggi storici e leggendari, luoghi, popoli, entità, esseri divini; delle figure, immagini, parole. Quest’ultimo indice, che per la prima volta accompagna i Quaderni, sarà un aiuto prezioso per qualsiasi lettore voglia aprirsi una strada all’interno di questa imponente «architettura dell’anima».