Il poliziotto, il macchinista, il pompiere: molti bambini, intorno ai sei anni, sognano di dedicarsi da grandi a questi disperati mestieri. Gerald Durrell sognava di avere uno zoo. Con tenacia, rimase fedele al suo desiderio, finché riuscì ad aprire davvero, nell’isola di Jersey, un suo zoo, che è tuttora in funzione e si pone come primo obiettivo quello di contribuire a salvare le specie in pericolo.
Per Durrell lo zoo è così diventato una forma di vita: per lui significa svegliarsi all’alba alle voci degli svariati animali, che egli riconosce una per una, e poi passare la giornata affrontando i più umili e bizzarri problemi, trattando gli animali come propri conviventi, in un rapporto di felice intimità, che Durrell riesce a trasmetterci in tutti i suoi libri, e particolarmente in questo, che alla storia del suo zoo è dedicato.
Le risse del trombettiere Trombi e di due pinguini, la laboriosa uscita di tante tartarughine dal loro uovo, il recupero di un tapiro fuggito, un matrimonio combinato fra gorilla: attraverso queste pagine ricche di movimento (e di insegnamenti) seguiamo Durrell in tutte le vicissitudini della sua vita quotidiana nello zoo di Jersey, vissute e raccontate dallo scienziato e insieme dal bambino che le aveva sognate.