Mai come oggi la medicina moderna ha bisogno di una visione più allargata e di una maggiore attenzione agli aspetti umanistici, senza trascurare quelli scientifici più avanzati.
Questo libro analizza il passaggio dalla visione meccanicista di tipo convenzionale alle scienze della complessità: l’intento è quello di accompagnare lo studente di discipline mediche e l’operatore sanitario a rivisitare la problematica frontiera tra salute e malattia.
L’autore analizza la “dicotomia” del pensiero medico; illustra come sia possibile descrivere alcune proprietà dei sistemi omeodinamici in forma di algoritmi e reti; cerca di suggerire alcune analogie tra tali modelli e le situazioni fisiopatologiche reali.
Il testo riprende gli argomenti sviluppati dall’autore nelle sue ricerche, aggiornati con la letteratura e integrandoli con nuove tematiche. Particolarmente curata è l’iconografia, che utilizza materiale delle lezioni accademiche di patologia e delle conferenze dell’autore sui temi della medicina complementare.
Un glossario dei principali termini, infine, aiuta studenti e non specialisti ad avvicinarsi alle nuove frontiere della medicina e a chiarire i concetti e il linguaggio usati.
Paolo Bellavite laureato in Medicina e Chirurgia, insegna Patologia Generale presso l’Università di Verona, dove tiene anche i corsi elettivi “Omeostasi, complessità e caos” e “Introduzione alle medicine complementari”. Il suo gruppo ha svolto e svolge ricerche sui radicali liberi, i leucociti e le piastrine, gli effetti dei medicinali omeopatici su modelli di laboratorio. Con altri ha fondato l'Osservatorio per le Medicine Complementari. È autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche. Per Tecniche Nuove ha già pubblicato Biodinamica (1998).