Lo Yoga è comunemente concepito come una disciplina, che ha come scopo di portare chi lo pratica, alla scoperta interiore. Si differenzia dalla religione perché il processo di scoperta interiore non passa attraverso un’istituzione, una Chiesa, ma deve scaturire dall’individuo: è vero solo ciò che si è scoperto e vissuto dentro di sé. Lo stesso Guru non è che un intermediario in questa realizzazione, che è interiore e individuale. Il contatto con la nostra anima ci rivelerà una realtà superiore di fronte alla quale l’esistenza terrena appare vana e anche meschina. Tuttavia, questa concezione non risolve l’eterna dicotomia tra materia e spirito, che sembra invece essere stata riconciliata dallo Yoga Integrale di Sri Aurobindo e della Madre...