Questa opera è il testamento spirituale di Guenther Wachsmuth (1893-1963), lo scienziato delle "forze plasmatrici eteriche" che presiedono ai processi della vita sulla terra.
Con i suoi lavori sull'argomento egli riuscì a richiamare l'attenzione di una parte del mondo scientifico, ma non limitò ad essi la sua produzione letteraria.
Una grande versatilità di animo e di mente lo portò a coltivare interessi storici e artistici, e a cimentarsi con successo nella stesura di alcuni drammi, di cui Arcangeli in concilio è il più riuscito: con un mirabile accordo tra ispirazione lirica e realismo storico, esso mette in luce il retroscena spirituale della vicenda di Federico II di Svevia, l'imperatore che stupì il mondo, lasciandone intravedere i nessi con il tempo presente.
Una biografia dell'Autore precede il dramma, illustrandone la genesi.