Cresce l'allarme sulla diffusione dei disturbi del comportamento alimentare: un'adolescente su dieci soffre di disordini alimentari e una su cento presenta la forma più grave, l'anoressia, che può anche condurre alla morte. Si pensa di solito a cercare una sorta di "colpevole" nella moda, nella pubblicità, nella spinta sociale alla magrezza, oppure nell'ambiente e nelle relazioni familiari.
Ma l'anoressia è una malattia che sembra resistere a questo genere di spiegazioni, non è solo il ricercare l'ideale estetico, perché i disturbi alimentari sono essenzialmente un modo di comunicare con il corpo, di rendere visibile una sofferenza che non si è in grado di esprimere con le parole.
Gli autori sono due specialisti per quanto riguarda questo argomento: uno è responsabile del Centro ospedaliere di Bordeaux per giovani anoressia, l'altro, giornalista e scrittore, ha attraversato l'esperienza dell'anoressia durante l'adolescenza.
Insieme cercano di penetrare questo mistero per scoprire e decifrare il messaggio che l'eccessiva magrezza sottende, per aiutare a trovare i legami tra il sintomo e la propria storia e intraprendere le soluzioni terapeutiche migliori.