Chiunque di noi può avere dei momenti nei quali si viene colti da un’inaspettata, insolita e disorientante timidezza.
Nel parlare in pubblico, nell’entrare in una stanza piena di gente, nell’avvicinare un o una possibile partner che ci piace molto, sul lavoro, con gli amici. Nei periodi di stress, poi, la timidezza può coglierci anche nelle situazioni che abitualmente ci sono comunque congeniali. Ma per alcune persone le difficoltà legate alla timidezza sono permanenti.
In questi casi la timidezza, che può essere considerata una forma benigna di ansia sociale, a volte divampa inarrestabilmente fino a portare al rossore, alla sudorazione esagerata, all’attacco di panico e persino a lunghi periodi di evitamento sociale.
Come fare?
Questo libro aiuta a “vedere da vicino” la timidezza, a conoscerla, a comprenderne i significati evidenti e anche quelli nascosti, a differenziarne le diverse forme. In più, fornisce una precisa “guida all’auto-aiuto” per fronteggiarla, modularla, utilizzarla talvolta anche come risorsa; e consente anche di identificarne le eventuali forme più severe, per le quali occorre invece rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Inoltre, propone una strategia di prevenzione, in forma di guida per genitori ed insegnanti, allo scopo di ridurre il rischio di “costruire” una timidezza non necessaria nei soggetti in età evolutiva. Un saggio semplice e chiaro, ricco di rigorosi riferimenti scientifici, esposti in modo piano e comprensibile.
Pietro Grimaldi psicologo specialista in psicoterapia, è coordinatore di struttura di riabilitazione psichiatrica presso il distretto di Caserta-ASL/CE1. Supervisore dell’Associazione Italiana di Psicoterapia Cognitiva Sociale (AIPCOS), è affiliato alla Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva (SITCC) e socio dell’Associazione Italiana Disturbi d’Ansia Sociale (AIDAS). Ha lavorato a lungo nella prevenzione e nella cura dell’ansia sociale nelle sue varie forme.