Questo testo vuole studiare la natura del processo di guarigione con l'obiettivo di dimostrare che per salute non si intende assenza di sintomi, e che la civiltà del dominio e il paradigma positivista che ne deriva devono essere superati se vogliamo costruire una società più sana e rispettosa delle leggi naturali che la determinano.
Si tracciano quindi le linee essenziali del nuovo paradigma olistico, paradigma candidato a raccogliere l'eredità di quello positivista e, in questa prospettiva, si offrono strumenti efficaci, con suggerimenti pratici, per compiere un percorso di autoguarigione.
Un percorso che parte dall'esperienza interiore, dall'assunzione di responsabilità, dalla pace, dalla fiducia e dall'amore nei confronti di se stessi. Attraverso il cammino che conduce all'autoguarigione è possibile scoprire, anzi riconoscere che lo star bene è un diritto e una possibilità reale; che il nostro organismo è in grado di mantenere e ritrovare il proprio equilibrio qualora vengano create le condizioni giuste per farlo. In fondo al percorso si svela infine una verità ulteriore: i veri nemici di noi stessi siamo noi e, in realtà, una delle nostre più grandi paure è proprio quella di star bene.
La malattia si configura quale scelta più economica per l'organismo che vuole resistere al cambiamento sotto la spinta del Sé e delle forze creative dell'anima - le stesse forze creative che nel mondo classico erano, per la loro importanza, ritenute divinità e che invece, nella nostra società occidentale, vengono represse e negate a vantaggio della razionalità.
Queste forze si possono esprimere oggi solo attraverso la creatività degli artisti, attraverso i sogni o, appunto, attraverso i sintomi della malattia.