Il protagonista di questo libro, è un uomo reale, nonché un potente sciamano. Semplicemente preferisce l'anonimato e ha scelto di parlare attraverso la scrittura di un autore del calibro di Henri Gougaud. La sua storia parte da lontano, dall'infanzia in Argentina, fino ad arrivare agli eventi che l'hanno condotto in Francia, dove vive ancora oggi.
Lasciò molto presto la casa del padre, a Cordoba, ai piedi della Sierra Grande, subito dopo la morte della madre, un'indiana quechua, l'unico essere che avesse mai amato. Luis non riusciva ad accettare il fatto che lei fosse morta lontano da lui, in una terribile notte di tempesta: preferì pensare che fosse fuggita dalla città per raggiungere il suo popolo sulle montagne.
Partì quindi alla sua ricerca, accompagnato dall'incessante tristezza dei bambini abbandonati. Un giorno, quello che lui definisce "il-caso-che-non-esiste" volle che incontrasse El Chura, il guardiano delle rovine di Tiahuanaco. El Chura era uno stregone. Uno sciamano. Lo istruì e poi lo spinse a partire alla ricerca delle pietre viventi e delle sette penne dell'aquila, i sette segreti della vita. L'errare di Luis fu lungo, strano, tormentato.
Altri maestri lo accolsero e lo guidarono, don Benito, il vecchio Chipès, padre Sebastiàn, anche alcune donne. Un itinerario dove ogni incontro, ogni avvenimento, anche il più triviale, divenne un passo verso "quello che fa sì che la vita non trascorra invano".