«Metamorfosi» è un termine ambiguo, perché lascia intravedere un passaggio, forse la fase finale, che introduce a uno stadio in cui il mutante acquisisce - concretamente o simbolicamente - uno status diverso. Allo stesso tempo evoca però anche transiti che possono condurre a dimensioni oscure, aprire baratri e profondità sconosciute in cui perdersi. In questo eterno conflitto sta l'ambiguità della metamorfosi: processo necessario ad alimentare il meccanismo della cultura, dando un senso mitico all'esistenza dell'uomo e alle sue domande prive di apparente risposta.
La parola «metamorfosi» innesca inoltre nel nostro immaginario tutta una serie di scenari entro i quali è possibile rinchiudere la realtà, ma soprattutto la fantasia. Il termine trae la sua origine dalla natura, in tutte le sue forme. Ma, poiché ci interessano soprattutto le implicazioni antropologiche, il libro si addentra subito nell'ambito della cultura, in cui la metamorfosi è spesso un processo allegorico, scandito da tutta una serie di elementi simbolici che sorreggono miti, tradizioni, linguaggio poetico e creativo. I processi di mutazione della vita sulla terra e le trasformazioni reali e surreali vissute dall'uomo.
- Apuleio, Kafka, Stevenson e Mary Shelley: tutti i volti della personalità nella letteratura
- Pinocchio, un caso di metamorfosi iniziatica
- Licantropi, vampiri e altri esseri fantastici
- L'uomo bionico: un ibrido del nostro tempo.