Le parole dei grandi maestri, portate a conoscenza di un più largo pubblico, sono le parole che possono illuminare anche i nostri passi. Questi maestri si affacciano a noi dalla soglia della cultura islamica, come da quella cristiana, dalla tradizione ebraica, da quella buddhista e da ogni altra tradizione.
Le loro parole sono conoscenza. Possono aiutarci a procedere, dalla coscienza di qualcosa alla percezione diretta della realtà del Sé. Possono rivelarci che la trascendenza non è un concetto, ma un vissuto. Appartengono a quell'altopiano senza strade in cui non splende che la verità. Scopriremo che le loro parole sono straordinariamente simili, perché la verità è straordinariamente semplice.
Esse non provengono dal regno della dualità, non sono opinioni, non si riferiscono più a "punti di vista". Le loro parole sono conoscenza. Possono aiutarci a procedere, dalla coscienza di qualcosa alla percezione diretta della realtà del Sé. Possono rivelarci che la trascendenza non è un concetto, ma un vissuto.