Si tratta di uno dei riti più antichi, arcani e, per alcuni, più imbarazzanti della Chiesa cattolica. Eppure la domanda di esorcismi – e di esorcisti qualificati – cresce di anno in anno vertiginosamente. Per Tracy Wilkinson, corrispondente del «Los Angeles Times», la «disintossicazione dal diavolo» è diventata una vera e propria industria, con i suoi sostenitori, i suoi congressi internazionali e, naturalmente, i suoi aspri detrattori.
L’autrice ci presenta alcuni tra i principali protagonisti: da padre Gabriele Amorth, l’energico ottuagenario strenuo difensore dell’esorcismo, al «ribelle» Emmanuel Milingo, il prelato africano che con i suoi comportamenti provocatori ha creato più di un imbarazzo nelle alte sfere del Vaticano; per giungere alla nuova generazione di esorcisti, più cauta nel valutare i casi in cui è davvero auspicabile la pratica del «rito di liberazione».
L’inchiesta della Wilkinson pone poi alcune domande basilari: quali sono le responsabilità individuali degli individui posseduti? Dietro la cosiddetta possessione non si nascondono problemi che richiederebbero una terapia psicologica o psichiatrica? Perché la maggioranza delle persone che si sottopongono agli esorcismi sono donne?
Per trovare una risposta a questi e ad altri interrogativi l’autrice ha effettuato una estesa e impegnativa ricerca «sul campo», intervistando sacerdoti, psichiatri, intellettuali, raccogliendo la testimonianza diretta di tre donne possedute e assistendo a due esorcismi. Il risultato è un viaggio avvincente, e spesso sorprendente, fra credenze, ossessioni, paure, rituali, demoni reali o immaginari. Un viaggio alla scoperta del posto e del ruolo del diavolo nella società del XXI secolo.