Il cuore del libro è costruito su una domanda fatta a Osho in merito a quel rapporto (sul suo valore e sui suoi limiti) nel mese di maggio 1988 da Christopher Bowers, un membro del Comitato britannico per il programma dell’ONU sulle condizioni ambientali e del Comitato per le condizioni ambientali della Camera internazionale di commercio. Con la collaborazione di Bowers e sulla traccia della risposta data da Osho in quell’occasione, è stata poi costruita la trama di tutto il libro, riprendendo ciò che Osho ha detto, negli anni, sul "futuro di noi tutti".
Partendo dalla convinzione che proseguire sulla stessa strada sarebbe per l’uomo un suicidio, il famoso Osho, maestro spirituale di milioni di individui in tutto il mondo, propone, in termini di utopia concreta e realizzabile, la nascita di un 'uomo nuovo' e il rinnovamento di una umanità decaduta. Con questa lunga intervista, che conserva tutta l’immediatezza del suo discorso, si rivolge a tutti coloro che credono ancora nella responsabilità individuale, nei valori sostanziali dell’uomo.
E analizzando la società moderna in tutte le sue distorsioni, prospettando le possibilità di un rinnovamento totale, giunge a proporre anche una nuova forma di governo mondiale inteso come 'Accademia mondiale di scienza creativa, arti e consapevolezza'. La chiarezza di vedute e la convinzione del discorso trasformano l’utopia in qualcosa di molto concreto e a portata di mano.