Agopuntura, omeopatia, osteopatia, shiatsu, riflessologia… sono molte le discipline che si raccolgono sotto il nome collettivo di "medicina alternativa". La loro diffusione e' sicuramente un indice dell'insoddisfazione verso la medicina convenzionale, ma non si giustificherebbe se le persone che hanno problemi non vi trovassero rimedi efficaci.
I paladini della medicina scientifica convenzionale non si limitano a deplorare l'estraneita' delle cure alternative ai canoni della scienza occidentale moderna, ma ne mettono in dubbio proprio l'efficacia. Si puo' misurare l'efficacia? Ci sono stati studi in tal senso, e Toby Murcott li esplora, alla ricerca di una conclusione convincente: ma si trova di fronte a un impasse metodologico notevole. Ha senso applicare a queste forme di cura criteri dettati dalla medicina scientifica occidentale? I risultati non sono, in un certo senso, gia' viziati in partenza?
L'attenzione per l'equilibro e lo stato generale dell'individuo, invece che per il singolo sintomo, e il rapporto di conoscenza e fiducia tra medico e paziente sono i punti di forza delle medicine alternative, ma sono proprio gli elementi di cui la medicina convenzionale e' carente. Cosi' Murcott finisce per ridiscutere la stessa idea di "efficacia" e conclude suggerendo la possibilita' di una medicina in senso ampio che, come afferma Simonetta Bernardini potrebbe riunire in se' i due paradigmi e trovare la strada per diventare finalmente una.