Le feste più importanti e universalmente osservate dai nostri antenati erano i due Solstizi (d'estate e d'inverno); esse avevano molteplici funzioni: creavano maggiore coesione all'interno della comunità, erano uno sfogo collettivo, ma soprattutto accrescevano il senso di comunione con la Natura.
Oggi non c'è più traccia di questi riti, se non nella loro irriconoscibile versione commerciale rappresentata dal Natale e dal Capodanno, e si è perso il senso d'interazione ciclica tra la Terra e il Cielo. Un rapporto sano con questi poteri più grandi di noi è senza dubbio la strada da percorrere per ripristinare l'originario equilibrio Terra-Sole che l'uomo ha sempre più compromesso e per ristabilire anche l'equilibrio nella comunità umana.
Il libro di Richard Heinberg racconta il modo in cui tradizionalmente le diverse culture del mondo dal Medio Oriente alle Americhe, dall'India all'Europa celebravano questi riti, e come al giorno d'oggi si possano ripristinare le feste del ciclico rinnovarsi della Terra, accogliendo il Nuovo con canti, danze e giochi.
Non occorrerà intraprendere costosi viaggi verso antichi luoghi sacri come Stonehenge, Uluru o Avenbury, ma sarà sufficiente, con spirito d'osservazione e cuore aperto, scoprire i siti geocosmicamente speciali nella nostra zona, in campagna come in città; potremo essere da soli o coinvolgere un gran numero di persone in attività collettive d'ogni tipo, all'insegna della gioia, del piacere di stare insieme e del rispetto per la Natura.