Anche se spesso lo dimentichiamo, sappiamo bene che il territorio italiano è uno dei patrimoni più belli, interessanti e vari che la natura abbia messo a disposizione dell’uomo. E’ caratterizzato da ricchissima biodiversità, naturalità diffusa, identità e bellezza dei paesaggi, e mai come oggi è evidente che ciò costituisce un grandissimo valore, sia in termini strettamente naturali che più ampiamente in termini economico-ambientali.
Oggi questo territorio è investito da grandi processi di trasformazione: come interpretare ed intervenire in questi processi per orientarli verso la sostenibilità? Come tutelare e come valorizzare gli elementi di pregio? Quali sono i principali fattori di pressione e di rischio? Un gruppo di esperti di differenti discipline (biologia, ecologia, idrogeologia, urbanistica, mobilità, pianificazione territoriale) coordinati da Edo Ronchi, ha elaborato indirizzi per le linee fondamentali dell’assetto del territorio italiano: indirizzi nei quali si sperimenta un approccio multidisciplinare e transdisciplinare, spesso invocato per superare approcci riduttivi e inadeguati, ma assai poco praticato.
L’obiettivo è quello di arrivare a una valutazione ambientale strategica – fondata sui principi di sostenibilità, di prevenzione e di precauzione – che aiuti a gestire le trasformazioni del territorio del nostro paese. E in questa direzione va convogliato l’impegno delle diverse istituzioni della Repubblica (Stato, Regioni, Province e Comuni), secondo la nuova articolazione delle loro competenze, perché si arrivi a individuare e definire in modo condiviso le linee fondamentali per il governo delle qualità del nostro territorio.