I preparati, spesso definiti come il cuore dell'agricoltura biodinamica, sono stati sviluppati da Rudolf Steiner prima e durante il corso sull'agricoltura tenuto nel 1924 partendo dall'antroposofia; vedi: "Impulsi scientifico - spirituali per il progresso dell'agricoltura" (Ed. Antroposofica, Milano).
Molte persone sono abituate dalla nostra educazione scientifica a considerare il mondo percepibile attraverso i sensi come l'unico oggetto del nostro pensare e del nostro agire; ma già il pensiero fornisce un ponte che va al di là del mondo dei sensi.
Steiner descrive l'azienda agricola come un organiscmo con i suoi organi: suolo, pianta, animale e uomo, i quali sono parte di tutto il cosmo.
"Le forze della terra e del cosmo agiscono all'interno dell'azienda agricola tramite le sostanze terrestri". (Corso sull'agricoltura). Partendo da qui egli sviluppa da una visione d'insieme le applicazioni pratiche cha hanno portato al metodo biodinamico. Rudolf Steiner caratterizza così la nostra situazione nel corso sull'agricoltura: "L'umanità non ha altra scelta se non quella di imparare nei vari campi partendo dalle relazioni cosmiche oppure quella di lasciar morire e degenerare la natura così come la vita umana".
Molte persone sfruttano la natura con il proprio intelletto suscitando così l'insorgere dei problemi a tutti noti, senza riuscire a comprendere le correlazioni. I primi spunti per una soluzione si sviluppano solo lentamente; una strada che porta verso il futuro è l'agricoltura biodinamica.
Abbiamo dietro di noi più di settanta anni di esperienza e di sviluppo. Fino a poco tempo fa veniva predetta a molte aziende biodinamiche una fine veloce, in quanto non si era in grado di comprendere il loro prosperare in base ai punti di vista e alle esperienze comuni. In effetti il lavoro si fonda su basi conoscitive che rappresentano un significativo ampliamento rispetto alle scienze naturali; perciò diventa difficile intendersi a questo livello fondamentale. Ma cosa potrebbe essere più nel senso dei grandi insegnamenti che gli avvenimenti del nostro tempo ci costringono ad accettare, soprattutto quello della fame nel terzo mondo, se non riuscire ad attivare tutte le forze di un luogo determinato per ottenere l'aumento e la sicurezza della produttività ed arrivare a produrre alimenti di elevata qualità?
Le esperienze già fatte ci danno una grande sicurezza interiore.