Quando fu pubblicato, nel 1979, Gaia. Nuove idee sull'ecologia destò grande scandalo. Vi si parlava del nostro pianeta come di un unico organismo vivente (Gaia, la dea greca, è la madre terra) capace di autoregolarsi e rispondere ai fattori nuovi e avversi che turbano l'equilibrio naturale. Lovelock offriva all'ecologia una prospettiva nuova, equidistante dalle ottiche catastrofiste come da quelle improntate a eccessivo ottimismo.
A distanza di dieci anni, l'eresia è divenuta un quadro di riferimento per tutte le ricerche sulla vita e sui meccanismi che la regolano. Ora l'autore fa il punto della situazione e avanza provocatorie ipotesi: da un'idea dell'evoluzione come adattamento della vita all'ambiente a un'idea di coevoluzione di sistema e ambiente che elimina definitivamente l'immagine di una natura forza primitiva da sottomettere o conquistare.
Effetto serra, deforestazione, piogge acide, buco nell'ozonosfera, energia nucleare, ruolo dell'uomo nella biosfera: sono solo alcuni degli argomenti che Lovelock affronta in questo libro che ci parla della terra e del nostro futuro in una prospettiva per noi, oggi, estremamente affascinante.