Nel 1889, Edouard Schuré pubblica I grandi iniziati, un’opera destinata a un vasto e duraturo successo in tutto il mondo.
In essa traccia il profilo di Rama, Krishna, Ermete, Mosè, Orfeo, Pitagora, Platone, Gesù, dunque di una serie di figure leggendarie e storiche, che lui considera alla stessa stregua di grandi «maestri spirituali», dispensatori di un profondo sapere esoterico.
A Pitagora sono dedicate pagine esemplari da più di un punto di vista. Schuré, infatti, non si limita a radunare gli scarsi dati storici di cui disponiamo o a esporre i principi della dottrina del filosofo, ma dedica una speciale attenzione alla nascita e allo sviluppo della scuola pitagorica, alla sua organizzazione e alle speciali cerimonie iniziatiche.
Questo Pitagora è in pari tempo un’opera di erudizione e di poesia, e il distillato di un sapere sottile.