Uno tra gli animali più ammirati e temuti, lo squalo non è cambiato nell'arco di 400 milioni di anni. Non dorme né riposa. Viene considerato una perfetta macchina vivente e, come hanno dimostrato le scoperte degli ultimi dieci anni, pare possedere la chiave per curare il cancro e numerose altre malattie gravi.
Nel 1983 due studiosi del Massachusetts Institute of Technology hanno riferito in un lavoro che la cartilagine di squalo contiene una sostanza capace di inibire significativamente lo sviluppo dei vasi sanguigni che irrorano i tumori solidi e, di conseguenza, anche la crescita neoplastica.
Alcuni medici ricercatori della Harvard University Medical School, operando autonomamente, hanno scoperto che, qualora si riesca ad inibire l'angiogenesi, ossia il processo di formazione di nuovi vasi sanguigni, è possibile prevenire lo sviluppo di tumori maligni e di metastasi.
Partendo da questi due importanti risultati, Lane delinea con maggiore precisione i primi studi condotti in tale campo ed illustra le ricerche da lui stesso effettuate allo scopo di identificare un trattamento realmente efficace dei tumori maligni. Nel testo si fa riferimento ai lavori di altri studiosi, secondo i quali la cartilagine di squalo è in grado di ridurre l'infiammazione e il dolore correlati con i processi artritici, nonché di controllare la psoriasi.
La cartilagine di squalo potrebbe forse rappresentare il primo passo decisivo verso la prevenzione e la sconfitta del cancro. Questo libro è la storia di questa sorprendente ricerca innovativa.