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«Salute» è sinonimo di benessere, che vuol dire cambiamento, crescita, vita, ma soprattutto amore. Per stare bene è necessario impegnarsi, cambiare nel profondo, crescere come persone, apprezzare la vita e tutto ciò che essa adduce, ma più di tutto bisogna imparare a volersi bene, a rispettare il proprio corpo, a non coltivare desideri vani, a non porsi obiettivi insensati, bensì a compiere ogni azione nel pieno rispetto di se stessi, delle proprie emozioni e della propria fragilità. La salute è la prima e più grande ricchezza che l’essere umano possiede, eppure è il bene peggio custodito, il più ignorato e trascurato, soprattutto dai giovani che lo pongono in coda alle loro priorità. Per capire quanto sia importante la salute è necessario aver fatto l’esperienza della malattia.
La malattia non è mai soltanto una questione biologica ma, facendo cambiare priorità e valori, investe l’intero essere, trasforma la persona e fa guardare alla vita in maniera diversa. E tanto più grave e sofferta è l’infermità patita, tanto maggiore è il valore attribuito alla salute e, di conseguenza, alla vita. Già, la vita! Quanto vale la vita? Che valore diamo alla nostra esistenza? Quant’è importante per noi sottrarre anche solo un giorno alla sofferenza, alla malattia o alla morte? E se poi i giorni fossero di più? Se fossero due, dieci, cento, mille, che valore avrebbero per noi? Come esseri umani trascorriamo la prima metà della vita a rovinarci la salute e la seconda metà, se abbiamo compreso l’errore, a cercare di recuperarla.
La via della salute è un percorso esistenziale verso il benessere e la longevità, arricchito dal contributo diretto e dai consigli di dieci grandi medici, vere eccellenze, nei rispettivi campi, per dedizione, competenza e umanità. La salute, quando c’è, può rendere la vita un paradiso; quando manca, un inferno.
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