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Quantificare e comunicare l’impronta climatica di un prodotto vuol dire aumentare la trasparenza sulle azioni che un’azienda compie per la gestione delle emissioni di gas serra legate all’intero ciclo di vita di un prodotto. Allo stesso tempo, la diffusione della CFP fa crescere la consapevolezza dei consumatori sulle conseguenze delle proprie scelte quotidiane. La CFP è un tassello fondamentale per facilitare l’inizio della terza grande rivoluzione industriale, quella verso un’economia a basso contenuto di carbonio. Il mondo sta entrando in una fase di cambiamento senza precedenti. I tagli delle emissioni di gas serra chiesti dagli scienziati dell’IPCC, pari al 25-40% entro il 2020 e almeno all’80% entro il 2050, impongono di introdurre modifiche radicali in ogni settore della nostra vita.
La politica internazionale tarda però colpevolmente a dare una risposta efficace e diventa essenziale l’avvio di una forte spinta dal basso, a partire dagli enti locali e dai cittadini. Anche il mercato deve svolgere un ruolo attivo e la Carbon Footprint di prodotto (CFP) è lo strumento ideale nella costruzione di una nuova dinamica produttore-consumatore.
sommario
Introduzione
di Fredric Stany Prefazione
1. Il clima cambia... E cambieremo anche noi
2. Strumenti di mercato per la gestione dei gas serra
3. La forza di un’impronta
4. Che cos’è la carbon footprint di prodotto
5. La richiesta di un mercato esigente
6. Il quadro normativo
7. La forza e il limite di un numero
8. Cfp-pcr: requisiti specifici per ogni categoria di prodotto
9. Quantificare la cfp
10. Comunicare la cfp
11. I casi studio allegato 1: global warming potential dei gas a effetto serra
Glossario
Note
Bibliografia
Sitografia
Ringraziamenti
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