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Le intemperanze verbali del Paragrano, la crudezza della polemica, la severità e il sarcasmo dei giudizi con cui Paracelso marchia a sangue i vari doctores delle università fanno pensare a Lutero e più ancora, forse, a uno spirito congeniale, Giordano Bruno. Paracelso scende in campo con corazza e lancia, catafratto contro i nemici e ben attento ai colpi di taglio e di punta: questo suo libro è un torneo in cui prevarrà il migliore e soltanto le opere ne daranno testimonianza. V'è in quest'anima di lottatore e di riformatore la coerenza di un ideale filosofico vissuto intrepidamente così da plasmare la sostanza etica della vita, e insieme la consapevolezza di chi si leva contro le venerazioni di millenni in nome di una verità che può sembrare temeraria e assurda." (Ferruccio Masini)
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