Questo libro non intende esprimere verità assolute, ma semplicemente suggerisce una via, una possibilità di ricerca e di riflessione che scaturisce dalla tenacia e dalla genialità di Wilhelm Reich e dalla meravigliosa ed incredibile avventura di due grandi esseri apparsi nel nostro secolo: Sri Aurobindo e Mère.
Il Guerriero è un uomo (o una donna) profondamente spirituale, ma spesso non viene ritenuto tale perché non si uniforma ai canoni riconosciuti. Non ha atteggiamenti ascetici, rifiuta il concetto di peccato e di colpa, considera il corpo e la materia mezzi di trasformazione e di consapevolezza e non ricettacoli del "peccato". Sente che la Terra è viva, la ama, la protegge e la rispetta.
Il Guerriero è il simbolo dell'uomo che vive la vita come continua ricerca di autenticità e che non si accontenta di assistere allo scorrere degli anni sulla sua pelle in maniera passiva e rassegnata.
"Naturalmente il guerriero è sia uomo sia donna e la parola uomo nel libro sta ad indicare l'essere umano; per la verità devo precisare che nella mia vita ho incontrato più donne guerriere che uomini, perché la donna ha una tenacia e un'aspirazione fuori del comune, quando la esprime."