Questo libro ha a cuore le persone che vedono la propria vita seriamente o definitivamente compromessa da una grave malattia o dal semplice incedere degli anni. Attraverso storie vere, riflessioni personali e professionali, l’autore sottolinea la necessità di fare accompagnamento a chi sta per morire come segno di civiltà e come una delle massime espressioni dell’amore e della solidarietà fra esseri umani.
Quello che accade nei mesi e nei giorni che precedono il grande passaggio ha infatti una rilevanza speciale nella vita di una persona: come il finale in un film, l’aiuta a comprenderne il senso e a concludere degnamente quell’intreccio a cui ha dedicato l’intera esistenza.
Stare con chi intravede la propria morte è diverso dal semplice occuparsi di: significa non limitarsi a offrire assistenza medica o infermieristica, ma anche garantire alla persona che muore la possibilità di non essere sola nel suo difficile cammino.
Significa aiutarla a sentirsi viva, accolta per quello che è, così come è, con i suoi bisogni e i suoi modi di esistere. Significa considerarla persona fra le persone fino all’ultimo respiro.