Questo testo audace è una critica alla tesi tradizionale per cui solo in Grecia sarebbe nata la medicina razionale antesignana della medicina scientifica occidentale, mostrando un’ampia convergenza tra gli approcci medici e filosofici greci e cinesi. Al tempo stesso, descrive inaspettate concordanze e divergenze non tra i due campi - vale a dire Grecia e Cina - bensì tra figure e correnti dei due campi.
Attualmente ci troviamo in una fase di generale cambiamento della scienza, che sollecita la medicina a riflettere sulle idee scientifiche che fondano la visione della salute, della malattia e della cura.
Una riflessione che ha bisogno del contributo della filosofia, la scienza dell’uomo per eccellenza. Del resto, l’intreccio tra filosofia e medicina segna gli inizi delle due discipline a oriente e a occidente. Medici e filosofi, sia in Cina sia in Grecia, a partire da 2500 anni fa e per diversi secoli, hanno lavorato insieme, perché la cura degli altri non poteva prescindere dalla cura di sé.
Il quadro che emerge da questo libro è il seguente: i problemi affrontati e le soluzioni proposte sulle due sponde del continente euroasiatico mostrano un intreccio fino a ora ignorato da un approccio storiografico e filosofico ancora segnato dalle stimmate dell’eurocentrismo.