La prima antenata risale al 1816, realizzata da Karl Theodor Drais von Munchausen. Un mezzo di trasporto curioso e poco pratico, passato alla storia col nome di "draisina", era provvisto di sterzo, ma non disponeva di pedali e doveva essere spinto puntando i piedi a terra. Inutile dire che non ebbe fortuna. Solo nella seconda metà dell'800 i fratelli Michaux realizzarono il velocipede, dotato di pedali collegati direttamente al mozzo della ruota anteriore, provvisto di un rudimentale freno... Questo libro racconta la filosofia e la pratica della bicicletta: dalla controversa storia della bici di Leonardo fino ai giorni nostri. Ecco allora i ribelli sulla bici: dall’anarchico Luigi Masetti, ciclo-viaggiatore d’inizio secolo, al patafisico Alfred Jarry, al padre della psichedelia Albert Hofmann.
E poi bici resistente: da quella partigiana, a quella dei vietcong sulla pista di Ho Chi Min, fino a quella dei Provos di Amsterdam, e alle odierne della Critical mass, e alle ciclofficine italiane. L’uso quotidiano viene approfondito dal Breviario del ciclista urbano. Mentre nelle pagine dei pedalatori dei boschi c’è tutto quello che occorre: dalla scelta del mezzo all’equipaggiamento e agli itinerari. Non manca la bici dei bimbi.