Da questa storia dell’astrologia, «firmata» insieme da Warburg e da Saxl, emerge un singolare paradosso: proprio mentre voleva presentarsi come un sistema fisso e immutabile ab aeterno (e proprio in quanto tale veniva tramandata e acquistava autorità), la «scienza» astrologica ha finito col funzionare per la cultura occidentale come un sensibile e fecondo deposito di memoria storica.