Questo volume si rivolge ad una percentuale dell’umanità altrettanto grande e libera di scegliere un modello economico diverso. È possibile rifiutare il centralismo sia delle economie sovvenzionate dallo stato, che delle grandi società capitalistiche. Le piccole imprese sono autosufficienti e portano benessere e prosperità. Le grandi imprese fanno profitti grazie agli aiuti pubblici e a sempre più tasse e inquinamento. L’economia globale è presentata da imprenditori, politici e mass media come inevitabile e destinata a crescere, che lo vogliamo no. La globalizzazione è indicata come un destino ineluttabile dettato da “leggi economiche” che si sottraggono all’intervento umano. Queste leggi favoriscono in modo naturale i grandi produttori rispetto ai piccoli, la produzione globale e centralizzata rispetto a quella locale e parcellizzata. La verità è che l’efficienza della “grande scala” è un mito interessato; “grande” non significa “meno caro” o “più efficiente”...