“Queen of Hearts”, il nuovo lavoro del poliedrico musicista, propone canti e mantra sanscriti arrangiati utilizzando ritmi reggae, samba e ska, ma sempre mantenendo la struttura domanda-risposta tipica del kirtan che serve ad invocare la dea Radha (Radharani), colei che concede la devozione. “Queen of Hearts” rappresenta un mondo nuovo fatto di suono e sentimento, dove la mistica tradizione orientale abbraccia le sonorità terrene del reggae, in un sodalizio armonioso, leggero e divertente. “Queen of the Hearts” è un album da ascoltare, cantare e soprattutto ballare! Nominato nel 2002 al Grammy Mondo Rama, Jai Uttal è un pioniere della world music, con eclettiche miscele sonore che in un attimo fanno fare all’ascoltatore il giro del mondo.

Il progetto Govinda Express, frutto della lunga e duratura amicizia tra i musicisti Anugraha e Veetkam, presenta "Songs of Joy and Silence", nuovo album fatto di melodie pure e semplici, miscelate a delicati suoni della natura come le calme onde del mare. L'ascoltatore viene invitato ad intraprendere un viaggio musicale che lo porta al centro del proprio Io, dove regnano pace e serenità. I Govinda Express hanno creato splendidi arrangiamenti dal gusto etnico che fanno da cornice ad antichi mantra in sanscrito, dando vita ad un affresco sonoro che trasmette all'ascoltatore gioia e spensieratezza. "Songs of Joy and Silence" è un album adatto alla meditazione, ma anche uno strumento perfetto per riportare un po' di luce in una malinconica giornata di pioggia.

Anche se la musica è universale, la musica classica indiana ha qualcosa che la distngue dalle altre: essa ha infatti origine nella preghiera e per questo ha un valore spirituale, piuttosto che di intrattenimento. Un concerto consiste in una sinfonia che non è scritta: l'artista la crea durante il corso dello spettacolo. La musica è essenzialmente un'estensione della preghiera e l'artista è moralmente tenuto ad offrire le sue melodie come dono di pace e gioia a coloro che le ascoltano. Sanju Sahai è uno dei più fini interpreti indiani di tabla, discendente di sesta generazione del fondatore dello stile di Benares, l'illustre Pandit Ram Sahai. "Sacred Beats of the Tabla" vede Sanju Sahai impegnato come solista nell'interpretazione di due splendidi brani classici indiani per un totale di circa un'ora di concerto. "Sacred Beats of the Tabla" è arricchito da un libretto con interessanti note informative sul musicista e la musica classica indiana.

Spinto dall'attrazione per le antiche culture orientali e dal desiderio di conoscere e scoprire il Suono, inteso in senso totale nel suo duplice aspetto, spirituale e terapeutico, il virtuoso polistrumentista Akshan ('il Sole e la Luna'), alias del genovese Enzo Placanica, si è recato in India per perfezionare la pratica di strumenti tradizionali come il santur (originario del Kashmir e consistente in una cassa armonica trapezoidale su cui sono montate 109 corde sostenute da 40 ponticelli), il flauto bansuri (flauto traverso di bambù) e il dilruba (strumento cordofono ad arco originario dell'Asia centrale); ha poi approfondito la conoscenza della musica tibetana a Dharamsala (India), la città che ospita l'esilio del Dalai Lama, ed a Boudhnath in Nepal presso il monastero Sakya, utilizzando strumenti come le tibetan singing bowls e il dung-chen (la lunga tromba telescopica tradizionalmente suonata dai monaci). "Mandala" è un album straordinario in grado di entusiasmare quanti amano perdersi nelle incantevoli tessiture del subcontinente indiano. E' articolato in dodici movimenti, indicati semplicemente con i rispettivi numeri romani, ed è un lavoro unitario in cui anche le pause ed i silenzi hanno un significato preciso. I suoni lontani di santur, flauto bansuri, swaramandala e dilruba sono accompagnati dalle incantevoli risonanze tibetane di trombe telescopiche, singing bowls, ding-sha, drilbu e gong.

Tarun Bhattacharya è considerato uno dei più grandi musicisti di santur dell'attuale panorama musicale indiano, definito come 'il maestro delle 100 corde' in quanto il suo strumento che può essere paragonato ad un dulcimer, possiede centinaia di corde. Cresciuto ascoltando la musica classica indiana, Tarun Bhattacharya ha ricevuto la sua prima educazione musicale dal padre Robi Bhattacharya; successivamente ebbe la fortuna di avere altri grandi maestri come Shivkumar Sharma ed il leggendario Ravi Shankar. "The Best of Indian Santur" propone due raga ed un brano classico interpretati utilizzando santur, tabla (il tipico tamburo indiano) e swaramandala (piccola arpa). Tarun Bhattacharya grazie ai suoi concerti che lo portano a viaggiare tra America, Europa ed Asia ha fatto conoscere nel mondo la cultura tradizionale del proprio paese, rendendola alla portata di tutti, senza mai distorcere la sua intrinseca bellezza.

Polistrumentista, compositore ed indomito viaggiatore, Prem Joshua presenta "Luminous Secrets", il suo nuovo album realizzato in collaborazione con un gruppo internazionale di musicisti provenienti da tutta Europa. L'album proposto da casa Medial rappresenta un enorme passo avanti verso l'incontro tra occidente ed oriente: grazie a Prem Joshua infatti queste due grandi tradizioni culturali si incontrano, influenzandosi vicendevolmente per infine unirsi, dando vita a melodie di indefinibile ricercatezza. Con affascinanti raga indiani, brani di tradizione occidentale e testi di poeti mistici come Meera, Kabir e Hafiz, "Luminous Secrets" spazia tra atmosfere e sensazioni diverse, oltrepassa confini ed abbatte barriere, dimostrando come, pur aprendosi a culture e tradizioni diverse, sia possibile mantenere la propria identità.

"Goddess", ultima creazione dell'interprete indiano, è una celebrazione della forza dell'amore che trova la sua incarnazione nell'energia divina femminile. Le divinità acclamate in questo album sono parte della vibrante tradizione di molte parti del mondo come Africa, Cina, Hawaii e Giappone. Shrivastav, geniale interprete del patrimonio ritmico e melodico della musica classica dell'India settentrionale, dimostra con "Goddess" che la musica del suo paese non ha barriere, ma che osa spingersi oltre i suoi confini per celebrare uno dei valori più alti dell'uomo: l'amore...

Secondo Peter Makena la voce è l'espressione dello spirito e, come gli occhi, è una finestra che si affaccia sull'anima. Il canto è uno dei modi più semplici e diretti che questo musicista utilizza per mettersi in contatto con l'Universo. "Lovesongs and Sutras" è un album di canzoni che esprimono gratitudine ed amore per la vita: guardando l'esistenza da un punto di vista più alto, capiremmo che tutto ha un senso. Peter Makena canta le sue liriche ispirato dalla saggezza del maestro Osho, citando, in alcuni brani, frasi tratte dagli scritti del poeta persiano Jelaludin Rumi vissuto nel XIII secolo. "Lovesongs and Sutras" è un inno alla gioia di vivere, da ascoltare per avvicinarsi allo spirito del mondo.

George Koller ritrae l’ammaliante bellezza della cultura indiana, accompagnando l’ascoltatore in un viaggio spirituale nel paese di Gandhi. Seduttiva, misteriosa ed ipnoticamente incantevole, l’India è un paese che, con i suoi principi di armonia e pace, è considerato il simbolo per eccellenza della spiritualità. Confinante con ben sei paesi e storico crocevia di importanti rotte commerciali, l’India è un miscuglio di culture, storie e costumi. Riflettendo questa ricca miscela di influenze la musica indiana si compone di diversi elementi per creare un mosaico dal fascino irresistibile. "India – Inner Peace Through Music and Nature Sounds" è un viaggio mistico che dolcemente conquista i sensi e l’anima. 

"Shelter" è il quarto album di Rasa, il duo composto dalla vocalista Kim Waters e dal polistrumentista Hans Christian. L'album è una splendida selezione di canti devozionali in bengali e sanscrito, tipici della tradizione indiana Vaishnava. Molti grandi poeti indiani hanno scritto canzoni rivolte alle divinità per dar sfogo al bisogno di essere più vicini al divino, un desiderio comune anche a molti artisti europei. Combinando questi canti con i propri personalissimi arrangiamenti, i Rasa hanno sviluppato sonorità spirituali, rispettose della tradizione ma allo stesso tempo accessibili ad un pubblico occidentale. La vellutata voce di Kim Waters si avvolge intorno alle sofisticate melodie di violoncello, basso e sarangi, appoggiandosi al ritmo delle tabla suonate dal maestro Girish Gambhira...