Chi non ha ballato come un matto ascoltando Jai Uttal? "Shiva Station", mixato dal magico talento di Bill Laswell, prosegue nel percorso già intrapreso miscelando ritmi e melodie indiane all'improvvisazione jazz ed includendo talvolta beats trance dance e sonorità di evocativi strumenti acustici per dar vita al suo speciale stile musicale che sta a metà strada tra etno-jazz e world fusion. Un CD da collezione.

Eternal Dance è un incontro fra antiche tradizioni indiane e elettronica moderna. Elementi di mondi apparentemente distanti si uniscono creando sonorità nuove nelle quali ritmi dance, drum and bass, mantra, strumenti etnici e la voce di Ratnabali Adhikari formano un capolavoro di ethnogroove globale, multiculturale e contemporanea.

Il disco che ha portato al successo la straordinaria cantante di mantras indiani Deva Premal: l’album contiene il famosissimo Gayatri Mantra. Un CD che tocca il cuore, indimenticabile.

RADHA è l'incontro sensuale e armonico fra Oriente e Occidente. Nel nome della dea compagna di Krishna, esperienze musicali diverse si avvicinano e si fondono in questo progetto musicale dove le programmazioni elettroniche e i sintetizzatori si insinuano nelle invocazioni del raga. La delicata energia delle voci e le sonorità dei sitar e delle tablas scivolano lievi su un contrappunto vibrante e ipnotico creando un raffinato e coinvolgente timbro ethno-trance. Registrato nello Sri Lanka.

La voce e l'intonazione pura di Amelia Cuni, riconosciuta cantante dhrupad, si unisce con il disegno sonoro appassionato e multidimensionale di Werner Durand in un incantevole interpretazione della Teoria del Tempo nell'arte musicale Hindustani.

Un canto a più voci che impiega significati diversi – la voce attuale di Sangeeta, quella delle chitarre di Vincenzo Mingiardi e, in un brano (Rain), quella del flauto di Giulio Visibelli. Il titolo é un ben meritato tributo alla straordinaria interprete vocale di questo CD, la cantante khayal Sangeeta Bandyopadhyay, perchè “Sangita” è anche un nome proprio abbastanza comune in India. Nella sua forma aggettivale femminile, può essere tradotto più o meno come “colei che possiede il dono della musica” oppure “musicale”. In tutti e tre i brani, “Twilight”, “Rain” e “Prayer”, Sangeeta esplora melodicamente l’interazione tra elementi emotivi, ritmici ed estetici caratteristici della musica trascendentale. Attraverso la sua unica e delicata forza espressiva lei fa risaltare le qualità mistiche di ogni raga e conduce l’ascoltatore nel mondo segreto dell’India.

Ustad Nishat Khan, uno dei più rinomati virtuosi di Sitar dell’India accompagnato alle tablas dal grande Sarvar Sabri, evoca l’essenza e lo spirito magico della mitica corte Mogul in una registrazione unica di Raga della sua famiglia.I Khan si tramandano da secoli, da padre in figlio, la tradizione musicale familiare qui per la prima volta registrata su disco.

Nato in Bangladesh nel 1922, Ali Akbar Khan fa risalire le sue tradizioni ancestrali fino al XVI secolo alla corte dell'imperatore Akbar: figlio del grandissimo Alauddin Khan da cui ha appreso lo stile unico di tradizione familiare, Ali Akbar è stato il primo musicista a portare la musica classica indiana sui palcoscenici di America, Europa, Africa ed Australia ed è senza dubbio uno dei più grandi musicisti indiani e del mondo intero. Contemporaneo (è suo cognato) di Ravi Shankar, Ali Akbar Khan è persino considerato un interprete più intenso e virtuoso di quest'ultimo. Il geniale compositore ed inteprete con "Journey" combina il suo sarod, affiancato dalla strumentazione classica indiana (tabla, sitar, tanpura, swaramandala), con strumenti occidentali come violoncello, violino, fagotto ed oboe per ottenere dei preziosi tesori acustici che miscelano meravigliosamente le tradizioni musicali classiche di oriente ed occidente creando profonde musiche di incantevole bellezza.

Avventurieri spirituali, guerrieri ascetici, mistici devoti, ribelli occulti o monaci filosofi, i sadhu indiani sono vagabondi dello spirito che abbandonano i legami terreni alla ricerca di più elevati valori di vita: normalmente la parola sadhu ha spesso connotazioni mistiche e viene usata per quelle persone che hanno fatto della contemplazione il loro modo di essere. Gardner Cole, polistrumentista e luce guida del progetto MPath, è sotto diversi aspetti un sadhu del mondo della musica: il suo percorso artistico lo ha portato dallo street-funk di Detroit al top-of-the-pops che delicatamente miscela loops, campionamenti di registrazioni di musiche folk qawwali, hindu e del Punjab e quel tocco di elettronica che rende "Wanderer" uno dei migliori album dedicati alla fusione delle tradizioni musicali del subcontinente indiano con le sonorità del XXI secolo.

2 CD. Un meraviglioso album che raccoglie le registrazioni di alcuni leggendari musicisti indiani capaci di incantare per il loro virtuosismo e per le magiche atmosfere create dalle immortali melodie classiche indiane. "Masters of Indian Classical Music" è una carrellata di stelle che inizia con Ravi Shankar, il grande interprete del sitar celebre in tutto il mondo e prosegue con Hariprasad Chaurasia, flautista di fama planetaria, Zakir Hussein, mitico percussionista e Amjad Ali Khan, un nome che in India è sinonimo di sarod, tradizionale liuto indiano. L'album propone anche il virtuosismo di Bismillah Khan con il tradizionale shehnai (un particolare oboe diffuso nel nord dell'India), Ram Narayan ed il sarangi (il più importante strumento ad arco della tradizione indiana) e N. Rajam, virtuosa interprete del violino e leggenda vivente della musica classica indiana...