I Raga Nova sono un'ensemble innovativa che miscela le antiche sonorità dei raga indiani al sax per creare un inedito pianeta acustico che affascinerà gli amanti di jazz e musiche del mondo: il quartetto comprende Dharambir Singh, che è il più famoso fra gli interpreti di sitar in nord Europa, Jesse Bannister al sax alto, premiato con il Grammy Award per la sua partecipazione all'album di Ry Cooder "Meeting by the River", Sukhvinder Singh, accolto dalla critica come uno dei più promettenti interpreti della tabla nel Punjab e Sri R.N. Prakash, il più noto fra i discepoli di Vidvan Krishnamurti, al ghatam. La particolarità dei Raga Nova non si limita all'inedita combinazione tra sax e sitar: per la prima volta infatti vengono utilizzati contemporaneamente i tradizionali stili percussivi del nord e del sud dell'India, situazione abbastanza rara, affiancati da ritmi di ispirazione brasiliana.

Dopo il successo dei suoi primi tre album, l'ensemble Sarva-Antah propone il nuovo "Om Shanti Om" che, come i precedenti, presenta le splendide sonorità dei mantra e dei canti devozionali che toccano le parti più profonde del cuore. La pace è qualcosa di personale: si trova dentro di noi ed in ciascuna delle persone con cui viviamo. La pace non è proprietà esclusiva di qualche religione o di qualche potenza mondiale: è facile usare la parola 'pace' ma è difficile metterla in pratica. Quando ci guardiamo intorno, le strade per la pace sono disseminate di guerre. Il dono della pace arriva poco per volta: noi usiamo preghiere, canzoni, cerimonie e mantra per portare la pace nei nostri cuori e per propiziarla al mondo.

"Chants for Shiva" raccoglie gli antichi mantra in lode del dio Shiva che spesso contengono la primordiale sonorità dell'om, con ciascuna preghiera che celebra uno dei diversi aspetti della più importante divinità indiana. Registrazioni originali indiane di grande suggestione corredate da un sostanzioso libretto che contiene i testi dei canti devozionali contenuti nel cd.

Violino, tastiere, tabla, percussioni, sitar, voce. La capacità di seduzione della migliore musica indiana tradizionale sposa l'ambient europeo. Bellezza che arriva dritta al cuore. Pura ispirazione libera da etichette, letteralmente per un risveglio radioso....

Un raffinato tributo alla ricca bellezza dell'India in questo nuovo  Cd di Chinmaya Dunster e la Celtic Raga Band tratto dal concerto tenutosi a Poona e dedicato alla consapevolezza e conservazione ambientale. Di questi musicisti Paul McCartney disse: " amo questo mix indescrivibile di stile indiano e celtico ottenuto dai Celtic Raga Band" Dopo il successo dell'album "Karma Circles" che coniugava elementi celtici alle melodie tradizionali indiane, Chinmaya Dunster e la Celtic Raga's Band si sono riuniti nel febbraio del 2004 per esibirsi dal vivo al Bharatiya Vidapeeth di Puna, in India, istituto dedicato alla conservazione dell'ambiente ed alla ricerca. Questo concerto benefico, un tributo alla ricca bellezza della cultura indiana, è nato dall'incontro tra Erach Bharucha, direttore dell'istituto, e Chinmaya Dunster.

Registrato nel 1996 a Benares è una galleria ispirata della musicalità spirituale indiana e contemporeanamente uno dei migliori dischi in assoluto di flauto indiano.

Sintesi musicale di Occidente ed Oriente che miscela danze celtiche e melodie indiane con Sarod, tabla, flauto di bambù ed insieme tastiere elettroniche, basso e batteria. Chinmaya Dunster e la Celtic Ragas Band si sono uniti per presentare il follow-up del precedente "Celtic Ragas": "Karma Circles" reinterpreta la cultura celtica e quella indiana attraverso la musica del XXI secolo. Dunster, imparaggiabile maestro del sarod, uno strumento classico indiano a 19 corde, è affiancato da musicisti di grande levatura provenienti da tutto il mondo come Govi, raffinato chitarrista che per l'occasione suona l'oud ed il polistrumentista Shastro al flauto di bambù. Sarod, tabla, violino, chitarra e flauto miscelati con basso, percussioni e musica elettronica, danno vita a paesaggi musicali di inusuale bellezza.

Sarod e Flauto danzano in sinergia armonica in un disco dedicato ai luoghi santi dell'India. Con gioia e passione, Dunster rende omaggio all'India, paese da lui molto amato, che ha avuto modo di conoscere nel corso di lunghi soggiorni trascorsi in oriente. "Sacred Temples of India" è un album dedicato ai numerosi templi indiani disseminati in tutto il paese: dai piccoli villaggi del Bengala, a New Delhi, dalla regione nel nord, Chamba, a quella meridionale, Konark. Lo spirito dei sacri luoghi indiani e la cultura del popolo di Gandhi si riflettono magicamente nelle dolci note del sarod di Dunster a cui si uniscono musicisti e vocalisti indiani che, con la loro arte, creano la cornice perfetta a questo straordinario affresco musicale. "Sacred Temples of India" dipinge con grande passione il mistero, il misticismo e la profonda spiritualità che regna nei templi indiani.

Sitar ed elettronica per un ambiente musicale tecno nel quale le due parti si danno reciproco aiuto e beneficio.

Raccolta di brani indiani o dedicati all'India dei più conosciuti musicisti della new Earth: Asher, Chaurasia, Al Gromer Khan, Deuter e altri. Una compilation premiata.