Spinto dall'attrazione per le antiche culture orientali e dal desiderio di conoscere e scoprire il Suono, inteso in senso totale nel suo duplice aspetto, spirituale e terapeutico, il virtuoso polistrumentista Akshan ('il Sole e la Luna'), alias del genovese Enzo Placanica, si è recato in India per perfezionare la pratica di strumenti tradizionali come il santur (originario del Kashmir e consistente in una cassa armonica trapezoidale su cui sono montate 109 corde sostenute da 40 ponticelli), il flauto bansuri (flauto traverso di bambù) e il dilruba (strumento cordofono ad arco originario dell'Asia centrale); ha poi approfondito la conoscenza della musica tibetana a Dharamsala (India), la città che ospita l'esilio del Dalai Lama, ed a Boudhnath in Nepal presso il monastero Sakya, utilizzando strumenti come le tibetan singing bowls e il dung-chen (la lunga tromba telescopica tradizionalmente suonata dai monaci). "Mandala" è un album straordinario in grado di entusiasmare quanti amano perdersi nelle incantevoli tessiture del subcontinente indiano. E' articolato in dodici movimenti, indicati semplicemente con i rispettivi numeri romani, ed è un lavoro unitario in cui anche le pause ed i silenzi hanno un significato preciso. I suoni lontani di santur, flauto bansuri, swaramandala e dilruba sono accompagnati dalle incantevoli risonanze tibetane di trombe telescopiche, singing bowls, ding-sha, drilbu e gong.