"Classical Folk Music from China" è l'occasione ideale per tuffarsi nel ricco mondo musicale cinese: una tradizione millenaria che riflette lo spirito e l'antica saggezza di un popolo che è riuscito nei secoli a mantenere intatta la sua diversità ed il suo isolamento culturale. L'album, che propone il virtuosismo della Heart of Dragon Ensemble, una formazione esclusivamente composta da musicisti professionisti cinesi che tiene regolari concerti e programmi educativi nel Regno Unito, è arricchito dalle esaustive informazioni biografiche sui musicisti, su ciascun brano e sugli strumenti tradizionali utilizzati nella registrazione. Con "Classical Folk Music from China" dizi (flauto traverso di bambù), erhu (violino a due corde), guzheng (arpa orizzontale), pipa (liuto a forma di pera dal manico corto), sheng (organetto a bocca), xiao (lungo flauto di bambù) e yang-qin (dulcimer trapezoidale) svelano i loro segreti rivelando lo splendore delle tipiche sonorità della tradizione cinese.

Un bellissimo album che propone tutte le diverse sonorità tipiche del Giappone: dalle tempestose percussioni taiko e kodo alle incantevoli melodie del flauto di bambù shakuhachi, dalle ipnotiche tonalità della cetra koto alle esotiche armonie del liuto dal lungo collo shamisen. "The Very Best of Japanese Music" raccoglie alcune delle migliori registrazioni dei più noti interpreti di ciascuno di questi particolari generi musicali, spaziando tra le percussioni di Wadaiko Matsuriza e Nihon Daiko, le sonorità di koto, shakuhachi e shamizen della Yamato Ensemble, e le registrazioni di solo koto di Ayako Hotta-Lister e di solo shakuhachi di Richard Stagg e di Clive Bell, accompagnato da un libretto che propone interessanti informazioni sugli strumenti e sulle registrazioni.

DVD. Ravi Shankar, forse il più grande interprete di sitar di tutti i tempi, è stato il primo musicista capace di far conoscere la musica indiana al grande pubblico occidentale e di trovare modalità innovative per creare un ponte che unisce elementi europei alle tradizioni musicali indiane. L'impatto di Ravi Shankar come musicista, insegnante e compositore non ha paragoni: "A Man and His Music" esplora le sue idee e la sua importanza con interviste, brani registrati dal vivo in concerto ed una grande quantità di bellissima musica. Possiamo apprezzare il grande maestro sul palco che suona con l'intensità che gli ha fatto guadagnare la stima dell'ambiente musicale classico indiano e l'adorazione del pubblico occidentale. Il film ripercorre la carriera del grande sitarista: una vita sempre in viaggio per suonare ovunque nei cinque continenti, il breve periodo di enorme popolarità degli anni '60 ed il successivo periodo in cui ha ridefinito le sue mete artistiche per collaborare con alcuni dei principali compositori e musicisti occidentali a nuovi progetti che fondevano, per la prima volta, oriente ed occidente. Il ritratto di Ravi Shankar che emerge da "A Man and His Music" riflette la delicatezza, la compassione ed il virtuosismo unico che ha influenzato in modo indelebile la scena musicale mondiale. Il dvd è ulteriormente arricchito da un bonus cd audio.

Dopo il grande successo ottenuto dal precedente "Masters of Percussion", casa Arc propone il suo follow up, "Masters of Percussion vol. 2", un album caratterizzato dai ritmi trascinanti e scatenati delle percussioni suonate da veri e propri miti, provenienti da Sud Africa, Inghilterra, Giappone, Egitto, Iran, Caraibi e Burundi come il grande maestro delle percussioni egiziane, Hossam Ramzy, il versatile percussionista inglese Pete Lockett, Miguel Castro dalla Repubblica Domenicana, il talentuoso musicista di tabla Sanju Sahai, il sensibile musicista Hakim Ludin, l'eccellente interprete di taiko Joji Hirota, il percussonista di Johnny Clegg, Barry Van Zyl, oltre a molti gruppi come l'ensemble Ipelegeng di Soweto, la giovane e creativa formazione Tomoe-Ryu Yutakadaiko composta da 41 membri, tutti tra i 16 ed i 18 anni, l'ensemble Zarbang che comprende artisti iraniani ed europei, il colorato Ensemble Folklorique Batimbo e sempre dal magico continente africano il gruppo Serankure Music Arts. "Masters of Percussion vol. 2", magica miscela di percussioni provenienti da tutto il mondo, è un concentrato di energia e vitalità che invita ad intraprendere un eccitante viaggio nel vibrante mondo del ritmo.

Importantissima documentazione sonora raccolta sul campo tra il 1954 ed il 1973 dall'etnomusicologo Deben Bhattacharya che svela i segreti delle profonde sonorità spirituali delle tre grandi religioni del subcontinente asiatico. Una straordinaria raccolta di suoni che sono già quasi scomparsi e che difficilmente è possibile ascoltare oggi in India.

Baluji Shrivastav è uno dei più grandi interpreti indiani di sitar, surbahar (una specie di basso del sitar), dilruba (violino), pakhavaj e tabla. La sua cecità, causata da un terribile incidente che lo colpì quando era ancora bambino, non è mai stato un ostacolo al suo talento, al contrario lo ha aiutato a sviluppare una profonda sensibilità che si riflette nelle sue toccanti interpretazioni: la sua abilità di concentrarsi sul suono come strumento da utilizzare per interagire con il mondo, ha arricchito la sua naturale propensione alla musica. Affermato maestro di musica classica indostana, Baluji Shrivastan ama esplorare la musica in tutte le sue forme, facendo incursioni anche nel mondo jazz e pop.  "Classical Indian Ragas - Shadow of the Lotus" è una prova rara e preziosa del talento di questo virtuoso polistrumentista. L'album offre cinque meravigliosi raga interpretati da Shrivastav che suona sitar, surbahar e dilruba, magistralmente accompagnato dalla tabla dell'abile Sanju Sahai.

"Chinese New Years Music" è un album dedicato alla musica che accompagna i festeggiamenti di questa antica celebrazione legata ad una leggenda secondo la quale un mostro di nome Nian scenderebbe dalle montagne per mangiare le persone proprio nel primo giorno del nuovo anno. Secondo la storia l'orribile creatura non sopporterebbe la vista del colore rosso: per difendersi da Nian e dagli altri spiriti maligni i cinesi hanno iniziato ad appendere bandiere e drappi rossi sulle porte e finestre di casa. Durante i festeggiamenti per la festa di primavera la popolazione cinese è solita seguire i tanti concerti che si tengono in tutte le città: la musica, caratterizzata da ritmi gioiosi creati dalle tante percussioni, è un elemento fondamentale della celebrazione. "Chinese New Years Music", interpretato dalla Heart of the Dragon Ensemble ed i musicisti della Beijing National Traditional Music Orchestra, propone le musiche per dare il benvenuto al nuovo anno tipiche delle diverse regioni del grande paese asiatico, oltre a quelle di Hong Kong e Taiwan. L'album, arricchito dalle cospicue note informative contenute nel libretto e caratterizzato dalle sonorità di strumenti tradizionali cinesi come suona (tromba cinese), dagu (grande tamburo), guzheng (la tipica arpa orizzontale), dizi (flauto in bambù), erhu (violino a due corde) e molti altri ancora, è una splendida ed imperdibile immersione nella millenaria cultura cinese.

Hossam Ramzy è uno straordinario percussionista che ha pubblicato più di 20 album. Il suono unico della sua musica ha catturato l'attenzione di molti grandi artisti come Peter Gabriel, Joan Armatrading, Mari Wilson e gli ex Led Zeppelin Robert Plant e Jimmy Page che nel1994 lo hanno voluto per creare un gruppo di musicisti arabi e partecipare al loro progetto e tour "No Quarter - Unledded". Da quel momento la carriera di questo talentuoso polistrumentista è stata caratterizzata da tour in tutto il mondo che lo hanno portato anche in Italia a fianco del partenopeo Pino Daniele. Pablo Carcamo, nato a Santiago è un vero talento naturale: a soli 5 anni sapeva già suonare la fisarmonica e più tardi imparò a conoscere la chitarra, il flauto di pan ed il contrabbasso. Oggi è diventato un vero maestro di strumenti tipici dell'America meridionale come charango, cuatro, flauti indiani, cornamusa, solo per citarne alcuni. La sua ricca discografia rivela l'innata versatilità di Pablo Carcamo, grande conoscitore dei ritmi di samba, salsa, cumbia e merengue. "Latin American Hits for Bellydance" mescola i ritmi egiziani a grandi successi latinoamericani, creando uno stile nuovo che invita ad abbandonarsi al ballo ed al divertimento.

Ronu Majumdar ha iniziato a suonare il bansuri, il flauto indiano in bambù, sotto l'attenta guida di suo padre, imponendosi come uno dei principali virtuosi di questo tradizionale strumento che può vantare al suo attivo una nomination al Grammy e concerti un po' ovunque nel mondo, dal moscovita Cremlino, al Palais de Beaux Arts di Bruxelles. Il suo nome è associato a talenti del calibro di Ravi Shankar, all'ex Beatle George Harrison e al chitarrista Ry Cooder. "Master of the Indian Bansuri" è la testimonianza del talento musicale di Ronu Majumdar che con il suo strumento crea meravigliose melodie, soavi e delicate, letteralmente capaci di incantare. Il bansuri è accompagnato dal pakhavaj (un tamburo a due teste) suonato magistralmente da Durka Prasad Majumdar e dalla tabla del pluripremiato Arvind Kumar Azad. Il bansuri è considerato uno degli strumenti musicali più antichi del mondo e la sua storia è originariamente legata alla tradizione dei pastori, ma fu grazie a Pannalal Ghosh verso la metà del '900 che iniziò ad essere considerato uno strumento da concerto.

Premiato nel 2006 dal Presidente della Repubblica d'India per il suo contributo al mondo della musica, Ustad Sabri Khan è uno dei più famosi musicisti indiani, capace di un prodigioso virtuosismo con il sarangi, lo strumento ad arco considerato uno dei più difficili da suonare fra quelli della tradizione indiana. Con il suo sarangi ha creato uno stile del tutto personale che fa risuonare i raga in modo del tutto originale. In "Best of Indian Sarangi" l'esperto maestro è accompagnato dal suo talentuoso e promettente giovane figlio, Kamal Sabri, e dal più vecchio dei suoi figli, Sarvar Sabri, riconosciuto come uno dei più straordinari interpreti della tabla: un album per respirare la magica atmosfera creata dai raga e dalle altre forme musicali classiche indiane che propone due lunghi raga, "Raga Vachaspati" e "Raga Jog", normalmente suonati nelle ore serali e notturne.