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AL VIA IL BIODISTRETTO DEI CASTELLI ROMANI! - IL FUTURO ADESSO AL VIA IL BIODISTRETTO DEI CASTELLI ROMANI! - IL FUTURO ADESSO data 06/12/2019

AL VIA IL BIODISTRETTO DEI CASTELLI ROMANI! - IL FUTURO ADESSOAL VIA IL BIODISTRETTO DEI CASTELLI ROMANI! ARICCIA Piazzale Parco De Daini 8 dicembre 2019 ore 8.30-15.30

DAL GREEN FOOD AL BIODISTRETTO GREEN MERCATO CONTADINO ROMA E CASTELLI ROMANI:
UN PATTO TRA PRODUTTORI, CONSUMATORI E AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE A SERVIZIO DEL BIODISTRETTO DEI CASTELLI ROMANI
SU INIZIATIVA DELLA COMUNITA’ DEL MERCATO CONTADINO ROMA E CASTELLI ROMANI NASCE IL BIODISTRETTO DEI CASTELLI ROMANI, PATTO LOCALE PER LA SOSTENIBILITÀ TRA CITTADINI, ASSOCIAZIONI, AZIENDE, SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI DELL’AREA METROPOLITANA DI ROMA E DEI CASTELLI ROMANI PER PROMUOVERE E METTERE IN RETE INIZIATIVE CULTURALI, PRODUTTIVE E TECNOLOGICHE A FAVORE DELL’ECONOMIA GREEN E DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE


NON CI INDURRE IN TENTAZIONE: NOCCIOLE E FONDI UE PER IL BIOLOGICO NON CI INDURRE IN TENTAZIONE: NOCCIOLE E FONDI UE PER IL BIOLOGICO data 14/04/2019

NON CI INDURRE IN TENTAZIONE: NOCCIOLE E FONDI UE PER IL BIOLOGICO

La coltivazione intensiva delle nocciole si sta affermando fra Lazio e Umbria. E’ possibile ottenere contributi UE per il passaggio a al biologico durante i primi cinque anni, quando le piante sono ancora improduttive. Intascati i soldi, a partire dal primo raccolto è improbabile si faccia a meno dei pesticidi di sintesi. Ecco perché.

Sono le nocciole il frutto proibito del giardino dell’Eden? I fondi UE per il passaggio all’agricoltura biologica recitano la parte del serpente tentatore? Ho rivolto queste domande alla Commissione europea, attraverso un’interrogazione prioritaria depositata ieri mattina, segnalando quello che sta avvenendo sull’altopiano dell’Alfina, a cavallo fra Umbria e Lazio.In zona (come già attorno al lago di Vico) si sta affermando la coltivazione intensiva delle nocciole nell’ambito del progetto “Nocciola Italia” di una multinazionale dolciaria. I noccioleti diventano produttivi cinque anni dopo l’impianto, durante i quali i pesticidi di sintesi sono sostanzialmente inutili.In questi cinque anni improduttivi, grazie al Piano di Sviluppo Rurale che la Commissione europea ha approvato per Lazio e Umbria i coltivatori possono beneficiare dei fondi UE a sostegno del passaggiodall’agricoltura convenzionale all’agricoltura biologica attraverso la “sottomisura 11.1” (i link per Umbria, vedere pag. 784, e Lazio).E dal sesto anno? Al momento del primo raccolto bisogna fare i conti con il contratto di coltivazione che la multinazionale dolciaria offre ai produttori di nocciole. Esso comporta penalizzazioni economiche nel caso in cui più del 3% dei frutti presenti punture di cimice.Le cimici del nocciolo sono molto diffuse. Non voglio fare il processo alle intenzioni, ma è ovvia e forte la tentazione di usare pesticidi di sintesi e di tornare all’agricoltura convenzionale dopo aver intascato i contributi UE per il biologico nei cinque anni durante i quali le giovani piante erano ancora improduttive.Così ho domandato alla Commissione europea se è consapevole del fatto che in Umbria e in Lazio i coltivatori di nocciole sono indotti in tentazione e cosa intende fare per aiutarli a non cedere alla tentazione. Soprattutto, ho domandato se è ammissibile ricevere i finanziamenti per il passaggio al biologico solamente nel periodo in cui una coltura è improduttiva, tornando poi all’agricoltura convenzionale.  



DIVIETO UE COMMERCIO SEMENTI TRADIZIONALI DIVIETO UE COMMERCIO SEMENTI TRADIZIONALI data 26/09/2012

Il 12 luglio 2012 con una sentenza scandalosa la Corte di Giustizia dell'Ue ha confermato il divieto di commercializzare sementi di varietà tradizionali che non siano state iscritte nel catalogo ufficiale europeo. E' la sconfitta delle associazioni volontarie impegnate nella salvaguardia della varietà delle piante antiche, l'unica alternativa che avevamo a sementi industriali ed OGM. Le sementi tradizionali sono il risultato di millenni di selezione derivati dall’esperienza agricola umana, un tesoro che si è conservato nei secoli protetto dagli agricoltori; queste sementi riassumono in sé la memoria storica e biologica dell’agricoltura e racchiudono un patrimonio genetico molto vasto che determina la biodiversità dei prodotti agricoli. Dal 1998 però è in vigore una direttiva comunitaria europea che riserva la commercializzazione e lo scambio di sementi alle ditte sementiere vietandolo agli agricoltori, in questo modo ciò che i contadini hanno fatto per millenni è diventato improvvisamente un reato. L’intero mercato mondiale delle sementi è oggi quasi totalmente gestito da sette aziende multinazionali che detengono i brevetti e che si occupano contemporaneamente (e paradossalmente) della produzione di sementi, veleni per l’agricoltura e OGM. Continua...

E' MORTO GINO GIROMOLONI, 'PADRE' DEL BIOLOGICO ITALIANO, FONDATORE DELLA COOPERATIVA ALCE NERO E' MORTO GINO GIROMOLONI, 'PADRE' DEL BIOLOGICO ITALIANO, FONDATORE DELLA COOPERATIVA ALCE NERO data 21/03/2012

E' MORTO GINO GIROMOLONI, 'PADRE' DEL BIOLOGICO ITALIANO, FONDATORE DELLA COOPERATIVA ALCE NERO

è morto il 16 marzo scorso - a 66 anni, per un infarto - Gino Girolomoni, 'padre' del biologico italiano e fondatore della Cooperativa Alce Nero, una delle prime esperienze agrobiologiche italiane. Girolomoni ha dedicato tutta la sua vita alla terra, all'agricoltura e alla lotta contro gli Ogm, affiancando a questa attività quella di sindaco, per 10 anni - dal 1970 al 1980 - dell'Isola del Piano.



L'EUROPA AL CENTRO DEL BIO L'EUROPA AL CENTRO DEL BIO data 18/02/2011

Trentasette milioni di ettari di terreni coltivati con il metodo biologico e un aumento di 2 milioni di ettari (6%) del territorio coltivato a biologico in tutto il mondo. Presentato al Biofach di Norimberga, come tradizione, "World of Organic Agriculture", lo stato dell'arte dell'agricoltura biologica mondiale, giunto quest'anno alla sua dodicesima edizione. I dati dettagliati presenti nel volume, curato dal Fibl (Research Institute of Organic Agriculture) in collaborazione con IFOAM (International Federation of Organic Agriculture Movements) fotografano il settore nell'anno 2009. Come anticipa il sito del Sinab, nel volume si evidenzia come il maggior incremento si è avuto in Europa, dove l'area a biologico è aumentata di un milione di ettari, o il 12%. L'Oceania detiene il primato con il 33% di territorio coltivato con metodo biologico, segue l'Europa con il 25% e l'America Latina con il 23%. L'Australia è il Paese con la maggior estensione (12 milioni di ettari), seguita da Argentina (4.4 milioni di ettari) e dagli USA (1.9 milioni di ettari). Approssimativamente 1.8 milioni di produttori utilizzano il metodo biologico, di cui la maggior parte nei Paesi in via di sviluppo....LEGGI....

L'UNIONE EUROPEA APPROVA IL MAIS TRANSGENICO SYNGENTA L'UNIONE EUROPEA APPROVA IL MAIS TRANSGENICO SYNGENTA data 03/12/2009

La Commissione europea, in data 30 novembre a Bruxelles, ha adottato definitivamente il mais transgenico Mir604 della Syngenta. La decisione e' stata presa dopo che il Consiglio dei ministri dell'agricoltura dell'Ue non si è pronunciato, il 20 novembre scorso, sulla proposta di concedere o meno il nulla osta al nuovo prodotto transgenico. Resistente agli insetti, il Mir604 è destinato all'impiego negli alimenti e soprattutto nei mangimi, quindi a essere trasformato ma non coltivato nell'Ue. La richiesta di autorizzazione era approdata al Consiglio Ue dopo che il Comitato europeo per l'alimentazione umana e animale non era riuscito a riunire sulla proposta nè una maggioranza a favore, né una contraria. Secondo le procedure in vigore, la richiesta di autorizzazione è tornata alla Commissione europea che l'ha approvata definitivamente. ...LEGGI...

CARLO PETRINI PER L'EXPO 2015 - VIDEO CARLO PETRINI PER L'EXPO 2015 - VIDEO data 28/07/2009

GUARDATE QUESTO BEL VIDEO DI CARLO PETRINI che intervieneagli stati generali per l'expo internazionale di Milano del 2015... VEDI...

IL VENTO FA IL SUO GIRO<br>UN FILM SPECIALE IL VENTO FA IL SUO GIRO
UN FILM SPECIALE
data 13/04/2008

Un professore francese decide di fare il pastore sul versante italiano delle alpi occitane. I valligiani, dopo una buona accoglienza, cominciano a diffidare del nuovo arrivato che fa il percorso inverso della maggior parte degli abitanti del paese spopolato (dai monti alla città). La diversità genera conflitto. Segnaliamo un film ignorato dalla distribuzione e dai mass media che resiste, grazie al passaparola, in vari cinemaINFO: www.ilventofailsuogiro.com Leggi la recensione:

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