Cosa abbiamo fatto grazie alla tua firma? Quest’anno abbiamo contribuito ad ottenere impegni concreti da parte di aziende e istituzioni contro l’inquinamento da plastica, e abbiamo convinto molte delle compagnie che pescano krill in Antartide, a fermare le loro attività. Abbiamo vinto in luoghi lontani e vicini. La pressione di migliaia di persone ha portato Wilmar (il più grande operatore mondiale di olio di palma) ad impegnarsi nel controllo della propria filiera affinché l’olio di palma non sia prodotto distruggendo foreste meravigliose come quella indonesiana. E in Italia Generali, la prima compagnia assicurativa del Paese, ha accettato la nostra richiesta di fermare gli investimenti nel carbone, la fonte fossile più inquinante in termini di emissioni di CO2. È vero, molto resta ancora da fare, ed è per questo che speriamo vorrai essere al nostro fianco anche nel 2019.Non smetteremo di proteggere il mare e le foreste. Continueremo a denunciare il sistema malato dei fondi pubblici assegnati agli allevamenti intensivi, a difendere il clima e il nostro diritto di respirare aria pulita. Potremo fare ancora molto nel 2019, perché di motivi “per continuare a sperare”, come cantava Lucio Dalla, ce ne sono ancora moltissimi. E sono tutti nella bellezza di questo mondo. Auguri di buon anno, Greenpeace Italia

Quinto sabato di protesta in Francia promossa dal movimento dei Gilet Gialli. Seguendo il fitto dibattito rintracciato sulla rete sembra emergere la volontà di non mollare. Nonostante i cedimenti di Macron e le prime promesse di cambiamento, sembra prevalere una più generale e profonda volontà di cambiamento, anche se è probabile una minore partecipazione. A vent'anni dal trionfo della globalizzazione planetaria i popoli europei si iniziano a scoprire assai più poveri ed emergono ceti, anche colti e specializzati, ma marginalizzati dall'economia delle multinazionali rapaci e della corruzione ipocrita dei sistemi democratici occidentali. Il fenomeno si accompagna alla dissoluzione delle destre e sinistre tradizionali - del tutto compromesse e corrotte - ed in buona parte anche delle destre e sinistre radicali - dotate, nel migliore dei casi, solo di pseudocoscienza e incapaci di esprimere le ragioni e i diritti sia degli individui che delle collettività.

Noi giovani, provenienti da luoghi di guerra e da situazioni sociali di post-conflitto armato, appartenenti a popoli e parti nemiche, abbiamo creato e vissuto un’esperienza umana e culturale nei venti anni di storia di Rondine Cittadella della Pace, in Italia, un innovativo percorso di trasformazione dei conflitti, che chiamiamo Metodo Rondine, e abbiamo imparato a vivere insieme come fratelli.A Rondine Cittadella della Pace abbiamo capito che il concetto di nemico è un inganno planetario, che, pur nelle diverse culture, si insedia nella vita delle persone (emotiva, affettiva, intellettuale e culturale) togliendo la fiducia nelle relazioni. Abbiamo capito concretamente come sia possibile uscire dalla logica permanente del nemico e prevenire ovunque la spinta al suo risorgere. Tutto questo nella prospettiva di non distruggere più il tessuto umano della nuova società globale e non avvelenare il pianeta con la guerra che si alimenta alla cultura dell’ostilità preconcetta. Partendo dalla nostra incredibile esperienza, in cui abbiamo rovesciato il conflitto in sorgente di sviluppo umano, siamo in grado di smascherare un inganno che paralizza più di un miliardo di persone nei loro pensieri e comportamenti individuali e collettivi.
Smascherando perciò questo inganno planetario, possiamo permettere un balzo in avanti nella pratica dei diritti umani, che non sono ancora pienamente attuati proprio a causa delle guerre e della logica del nemico che le produce. Noi ci mettiamo a disposizione per questo! Avendo ritrovato la fiducia reciproca tra le persone chiediamo agli Stati, ai popoli, ai soggetti sociali, economici, culturali e religiosi, alle famiglie e alle singole persone, di sostenere questo nostro Appello.