Nella cultura cinese la musica ha sempre giocato un ruolo fondamentale in ambito spirituale, etico, sociale e medico. Il primo dei cinque mitici imperatori, Fu Hsi (2850 a.C. circa) è considerato l'ideatore della pratica divinatoria dei Ching ed inventore della musica. Nei secoli successivi i sovrani verificavano lo stato del proprio impero ascoltando la musica proveniente dalle diverse regioni. Sulla base della forza cosmica Chi e del principio dello Yin e dello Yang, si sviluppò durante la dinastia Zhou (1066-256 a. C.) un sistema di musicoterapia che da qualche anno a questa parte è stato riscoperto e viene utilizzato per la cura del corpo e dello spirito. Nell'estate del 1978 alcuni archeologi trovarono nella provincia di Hubei, nella Cina centrale, una tomba contenente antichi strumenti musicali risalenti a 2000 anni fa, tra cui una serie di meravigliose campane lavorate con preziosi intarsi d'oro che rivelarono una sofisticata teoria musicale. Ispirata da questa inaspettata scoperta l'ensemble di Hubei ha ricostruito la musica di quel periodo facendola conoscere per mezzo di concerti fatti in tutto il mondo di cui furono protagonisti più di 200 musicisti provenienti da tutta la Cina. Per coloro che si sono persi questo evento, casa Celestial Harmonies propone "The Imperial Bells of China", storico album che documenta il concerto tenuto dal Hubei Song and Dance Ensemble of the People's Republic of China nella cattedrale di St. John a New York...

Affascinante album di musiche popolari cinesi interpretate dai migliori musicisti classici contemporanei che si esibiscono con estrema maestria agli strumenti tradizionali. Pan Jing, nata nel 1963 a Tianjin grandissima suonatrice di pipa (il tipico liuto cinese), è affiancata dalle stelle nascenti della nuova generazione: Liu Ying al violino erhu, Cui Junzhi all'arpa konghou e Li Huangjia al flauto dizi. Un'incantevole esperienza sonora per scoprire una musica dalla storia millenaria.

La musica classica cinese rappresenta un campo più vasto della musica classica occidentale poichè comprende una storia evolutasi in migliaia di anni in una vastità di spazi geografici diversi. Alcuni strumenti si sono modificati assai poco nei secoli mentre altri furono adattati agli standard occidentali a causa dell'influenza musicale russa nella metà di questo secolo.

La musica classica cinese rappresenta un campo più vasto della musica classica occidentale poichè comprende una storia evolutasi in migliaia di anni in una vastità di spazi geografici diversi. Alcuni strumenti si sono modificati assai poco nei secoli mentre altri furono adattati agli standard occidentali a causa dell'influenza musicale russa nella metà di questo secolo.

La musica classica cinese rappresenta un campo più vasto della musica classica occidentale poichè comprende una storia evolutasi in migliaia di anni in una vastità di spazi geografici diversi. Alcuni strumenti si sono modificati assai poco nei secoli mentre altri furono adattati agli standard occidentali a causa dell'influenza musicale russa nella metà di questo secolo.

La musica classica cinese rappresenta un campo più vasto della musica classica occidentale poichè comprende una storia evolutasi in migliaia di anni in una vastità di spazi geografici diversi. Alcuni strumenti si sono modificati assai poco nei secoli mentre altri furono adattati agli standard occidentali a causa dell'influenza musicale russa nella metà di questo secolo.

E' difficile credere alle straordinarie sonorità prodotte da uno strumento così particolare come il flauto shakuhachi, tipico strumento giapponese in legno di bambù. Nelle delicate mani del grande maestro Tajima Tadashi lo strumento si anima di vita propria conducendoci all'interno delle delicate tradizioni musicali del paese del sol levante.

Uno strumento antichissimo, utilizzato dai monaci zen nelle pratiche rituali: il flauto giapponese, fatto di semplice canna di bambù, è considerato un vero e proprio esercizio spirituale, al pari del tiro con l'arco. Suonarlo richiede massima concentrazione e controllo del respiro; le sue note, pure e armoniose, favoriscono la discesa interiore. Questo CD di 60 minuti raccoglie alcuni brani per flauto solo, composti fra il XIII e il XIV secolo dai monaci zen per accompagnare gli esercizi di meditazione. L'autore, Stan Richardson, è un esperto in materia, che ha studiato l'originale flauto giapponese per oltre 20 anni.

19 percussionisti di Kushiro in Hokkaido, l'isola più a nord dell'arcipelago giapponese, capaci di farci vivere la potenza ed il ritmo del kodo, la tradizionale musica per sole percussioni che non ha eguali al mondo. Schemi ritmici di intensità quasi ipnotica che dipingono l'antica vita dei pescatori ed il fragore delle onde che bagnano le spiagge dell'isola. Assolutamente necessario.

Nell'antichità le civiltà dell'estremo oriente ritenevano che la terra dell'eternità si trovasse al di là dell'oceano e che sul suo monte Horai si trovasse la mitica erba dell'eterna giovinezza: l'imperatore cinese Shih-Huang-Ti (dinastia Chin - III secolo a.C.) riconobbe il monte Horai nel giapponese monte Fuji (che significa letteralmente 'montagna immortale')... Per la realizzazione di "Haru" - che significa 'lontano' - il giapponese Eitetsu Hayashi ha selezionato musiche tradizionali asiatiche dedicate a quel luogo mitico e remoto che sta al di là dei mari trasformando le canzoni tradizionali in irresistibili brani percussivi nello speciale stile Kodo, creando un album assolutamente innovativo, tonico ed energizzante. Accompagnato dai più grandi musicisti coreani, cinesi e giapponesi con i tradizionali strumenti dei loro paesi, questo grande percussionista nipponico colpirà a suon di tamburo anche il più stanco ascoltatore.